“Non idonea al vaccino ma in ospedale possono darmi la dose, abbandonata a Cagliari da 32 giorni”

Un’odissea, quella di Paola Pusceddu, 68enne cagliaritana. La promessa della vaccinazione si scontra con le sue “varie allergie”. Dal 13 maggio attende una chiamata dall’Ats: “Che non arriva. Che estate dovrò trascorrere, chiusa in casa come un topo per paura di prendermi il Covid? Non avrò il green pass e non potrò andare in vacanza”. Ascoltate la sua testimonianza, dalle 18, su Radio Casteddu 


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Il telefono giura di averlo sempre carico e con tutte le tacche della rete. Squilla, ma chi la chiama non è mai l’Ats. Paola Pusceddu, da trentadue lunghi giorni, sta vivendo un incubo. Sessantotto anni, “varie allergie”, vent’anni fa supera uno “choc anafilattico” e la sua vita va avanti serena. Lo scorso 13 maggio viene chiamata per il vaccino, ma i medici dell’hub della Fiera non si fidano e la invitano ad attendere la chiamata per poter ricevere il siero, in tutta tranquillità, in un ospedale. Da quel giorno, però, cala il silenzio. Nessuna telefonata, nessun messaggio. Niente di niente: “La mia dottoressa ha pure mandato una email Pec per sollecitare, ma non c’è stata nessuna risposta. Sto passando i giorni a cercare di capire a chi devo rivolgermi, perchè voglio essere assolutamente vaccinata. Mi hanno detto che non potevo fare AstraZeneca, va bene, mi hanno promesso il Pfizer. Sono pensionata e non voglio restare chiusa in casa come i topi”.
“Siamo a un passo dall’estate, non posso prenotarmi nemmeno le vacanze. Non avrò il green pass come tante altre persone, dovrò accontentarmi di andare con i miei nipotini al mare, sempre se mi fiderò a uscire di casa. Senza il vaccino, infatti, sono vulnerabile e potrei prendermi il Covid”.


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