Una guerra legale contro la movida nel centro storico cominciata oltre un anno fa, quando i residenti della Marina avevano chiesto l’intervento del Tribunale affinché venisse predisposta la chiusura anticipata dei locali notturni del quartiere storico: troppo caos tra musica e schiamazzi che, a detta loro, impedivano di riposare la notte. Ora la vittoria dei titolari di pub e bar in sede civile: il giudice ha rigettato il provvedimento d’urgenza richiesto da alcuni residenti che in questi anni hanno formato un comitato di quartiere “Rumore no grazie”.
Nessuna chiusura anticipata alle 22, quindi, per gli undici locali coinvolti nel processo “anti rumore”, tra piazza Savoia e le scalette di Santa Teresa, tra cui il Vespaio. Gli abitanti avevano trascinato in giudizio i titolari per disturbo della quiete pubblica: a detta loro il rumore notturno superava abbondantemente i decibel consentiti per legge e dal piano acustico comunale. Ieri il giudice ha dato ragione ai titolari di pub e bar del quartiere della Marina, rigettando il provvedimento d’urgenza e esprimendosi anche nel merito in favore dei locali notturni.
