Quasi due decenni sono già trascorsi ma la memoria è sempre viva per l’Assistente Capo Gessa che a soli 37 anni non trovò scampo durante un turno di lavoro. Come ogni 31 marzo, la comunità ricorda e omaggia il poliziotto, quest’anno salutato anche dai colleghi a bordo di un elicottero di Stato che ha sorvolato sul cimitero per la deposizione della corona con inchino speciale.
Una toccante commemorazione alla presenza dei familiari, dei colleghi e dell’Amministrazione Comunale di Maracalagonis, con una messa celebrata presso la chiesa “SS. Vergine degli Angeli”, officiata dal Cappellano Territoriale della Polizia di Stato Don Eugenio Cocco, e con la successiva deposizione di una corona, donata dal Capo della Polizia.
“Gualtiero – ricorda la sindaca Francesca Fadda – morì il 31 marzo 2005, in seguito alle ferite riportate in un incidente di elicottero a Borore, Nuoro, durante un volo di addestramento.
Faceva parte come specialista di bordo dell’equipaggio di un elicottero AB206 della Polizia di Stato, rientrato in servizio da poco dai lavori di manutenzione. L’elicottero, con a bordo Gualtiero e due piloti si era alzato in volo da Abbasanta e aveva raggiunto una pista di aviazione della Seconda Guerra Mondiale a Borore dove potere effettuare i test.
Qui, alle 9,35, durante la manovra detta di “overing” (ovvero fermo stazionario) all’altezza di 30 metri da terra, l’elicottero perse improvvisamente quota.
I piloti cercarono di scendere in autorotazione ma il trave di coda dell’AB206 durante la discesa urtò la rete metallica di una recinzione e il velivolo si ribaltò, schiantandosi al suolo.
Le condizioni dell’Assistente Capo Gessa, che si trovava nel compartimento posteriore dell’elicottero, apparvero subito molto gravi ai soccorritori. Venne immediatamente trasportato all’ospedale di Nuoro, dove morì durante una difficile operazione chirurgica.
Ogni anno in questa data ci stringiamo alla moglie Enza, al figlio Marco e alla sorella Eliana e ai parenti e amici tutti per ricordare quanto Gualtiero abbia offerto la sua vita per lo Stato Italiano”.









