Più controlli contro la malamovida? Li chiedono, a gran voce, anche gli stessi rappresentanti dei ristoratori e dei commercianti dei rioni storici cagliaritani di Marina e di Stampace. Erano presenti anche loro all’incontro con il prefetto per la creazione di una task force contro urla, risse e litigi. E anche chi ha un ristorante o un locale chiede più controlli, per quanto non sia una novità. Gli anni passano e la situazione non è certo radicalmente cambiata: “Purtroppo”, riconosce Antonello Ghiani, ristoratore e presidente dell’associazione dei negozianti del Corso Vittorio: “C’è ancora emergenza, chiediamo che ci sia la polizia di quartiere e passaggi degli agenti più costanti. Nel Corso c’è vandalismo, tra giovani ubriachi che lasciano le bottiglie per strada e vomitano. Non è colpa dei troppi tavolini, ci aiutano ad andare avanti e, con la pedonalizzazione, tutti hanno avuto benefici. Ci sono turisti stranieri che, anche in inverno, vogliono mangiare all’aperto”. Emanuele Frongia della Fipe Confcommercio aggiunge: “Bisogna evidenziare i punti che non vanno e adoperarci per risolvere i problemi”. I residenti chiedono più controlli: “Sacrosanto. Bere a 15 o sedici anni non può essere colpa dei locali, c’è un problema legato alle famiglie dei giovani, si tratta di fenomeni che ci sono anche dentro le scuole. Sono lieto che il prefetto abbia dato una veste istituzionale al tema della movida. Negli anni abbiamo individuato già delle dinamiche che si ripetono, individuando il problema: i più giovani”.
Dalla Marina parla Gianluca Mureddu: “Contenti per l’incontro col prefetto, mette allo stesso tavolo tutti quelli che vivono il centro storico per trovare soluzioni utili. Vogliamo riportare il concetto della bella movida, che non è quella di chi si ubriaca. Vogliamo più controlli e sostegno per i ragazzi, vanno create alternative all’alcol”. Troppi tavolini? “No, non sono troppi e i residenti che si lamentano non hanno ragione”.
Ghiani: “Emergenza, chiediamo la polizia di quartiere passaggio piu costante per piu sicurezza. Situazione nel Corso vandalismo, ubriachi lasciano per strada bottiglie e vomitano. Purtroppo niente è cambiato rispetto ad anni fa, non è colpa dei troppi tavolini ci aiutano ad andare avanti con pedonalizzazione tutti benefici. Più sicurezza e controlli e speriamo buon fine, qualche cliente si lamenta dei ragazzini ubriachi”. Lele Frongia: “Ci sono sacrosante parole residenti, creiamo ricchezza. Evidenziamo i vari punti e adoperiamoci per risolvere i problemi, a 15-16 anni a bere non è colpa dei locali c’è problema di famiglie. Fenomeni anche dentro le scuole. Siamo lieti che il prefetto abbia dato veste istituzionale, in realtà abbiamo individuato negli anni dinamiche che si ripetano, non si individuava il problema die givoani”. Gianluca Mureddu: “Contenti di incontro col prefetto mette sullo stesso tavolo tutti quelli che vivono il centro storico per delle soluzioni utili. Riportiamo il concetto della bella movida e non ubriacandosi. Più controlli e sostegno per ragazzi, alternative di divertimento all’alcol. Non hanno ragione”.









