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Un addio in un clima di tristezza mista ad assurdità, quello che tanti quartesi hanno voluto dare a Debora Corso, la giovane trentunenne morta venti giorni dopo le nozze, stroncata da un cancro contro il quale stava lottando da più di due anni. In tanti, nella chiesa di San Luca al Margine Rosso, hanno salutato per l’ultima volta quella ragazza tanto sorridente quanto battagliera, stringendosi attorno al marito Damiano e ai parenti, distrutti dal dolore, nelle prime bancate della chiesa. Un funerale silenzioso, tanto. C’è chi non vedeva Debora da un po’ di tempo e chi, invece, custodisce negli smartphone le foto del suo matrimonio, avvenuto nel primo weekend di settembre. Lei, bellissima, vestita di bianco, che giura amore eterno e poi prende il bouquet di fiori e, dopo tre “finte”, lo lancia in direzione delle sue amiche. Fotogrammi così vicini ma, allo stesso tempo, così dolorosi. Una scomparsa che ha scosso un’intera comunità, quella di Debora Corso, l’ennesima giovane sarda che ha purtroppo perso la battaglia contro quella “bestia” chiamata tumore.
All’uscita della bara dalla chiesa c’è chi accende la fotocamera del cellulare e scatta qualche foto di un pomeriggio di lacrime e incredulità. E una delle tante amiche di Debora pubblica un messaggio che fa ben capire il dramma: “Vorremmo fosse solo un sogno, nella vita si dovrebbe solo nascere. Fai buon viaggio, amore. Per sempre nei nostri cuori”.