di Paolo Rapeanu
Uno scambio di messaggi, cinque, avvenuti tra Luca Congera e sua moglie la sera della scomparsa del 50enne. Soprattutto l’ultimo, nel quale Congera scrive che non vuole più incontrare la donna, avvolge ancora di più nel mistero un caso che dura ormai da cento giorni. Il pescatore è infatti scomparso venerdì 16 marzo dalla sua abitazione quartese. Poi, solo punti interrogativi: c’è la possibile separazione dalla moglie, con un altro messaggio, scritto nel gruppo WhatsApp della famiglia, che sembra non lasciare spazio a troppe intepretazioni: “Mia moglie mi ha lasciato”. Gli sms del mistero sono stati mostrati durante l’ultima puntata di “Chi l’ha visto?”.
Durante il servizio televisivo c’è stato anche l’appello del figlio di Luca, Giacomo Congera: “Papà, facci sapere se stai bene”. Una vicenda, quella della scomparsa di Luca Congera, fatta di molti misteri: il figlio racconta che “un’amica di mia cugina ha sentito la voce di papà che urla il nome di mia madre Marina mentre lei è andata a fare denuncia di scomparsa”. Con Luca Congera che avrebbe chiesto disperatamente aiuto citofonando a vari campanelli: “Mi stanno ammazzando”, queste le parole sentite da una super testimone che abita a Quartu. Intanto, l’avvocato Gianfranco Piscitelli, che sta seguendo il caso, fornisce nuovi aggiornamenti: “La sera stessa la moglie di Luca Congera va dai Carabinieri a fare denuncia di scomparsa? Con chi parla con il piantone? No perché la denuncia ufficiale è delle 10 circa, ma del giorno dopo! E solo allora scatta il piano provinciale delle ricerche da parte della Prefettura di Cagliari e mi viene formalmente comunicato come Penelope Sardegna. Cosa ha scoperto Luca quando dice alla moglie che non vuole più incontrarla? Il telefonino di Luca è stato sequestrato dal Magistrato alcuni giorni fa e solo oggi è stato restituito alla sorella mia assistita Francesca: cosa avrà “raccontato” la memoria interna? I tasselli si compongono, gli interrogativi chiedono risposte e sono convinto che arriveranno. Presto, molto presto!”.











