Idrosadenite suppurativa: due parole che significano “malattia cronica della pelle, caratterizzata da aree di infiammazione, più frequenti nella zona delle ascelle e dell’inguine”. Tra chi ne soffre c’è anche Bibiana Spano: ventisette anni, da nove si trova a dover combattere con dolori lancinanti e una vita che non è più vita. A raccontare la sua storia, lanciando contemporaneamente un appello, è la madre, Angela Sotgiu, Oss di 50 anni: “Mia figlia ha delle cisti, sul corpo, grandi come mandarini, che le impediscono di fare qualunque attività. È sotto cura psicologica, dermatologica, ginecologica, ortopedica, endocrinologica . È una malattia ramificata, che è arrivata nella vita di Bibiana all’improvviso”.
E i conti vanno fatti, a detta della madre, non solo con il dolore, ma anche con le spese per curarsi: “Tutto quello che guadagno lo spendo per visite e controlli medici, per antibiotici e per le sedute dalla psicologa. Mia figlia non esce quasi mai di casa per motivi di svago, anche andare a mangiare fuori diventa un dramma perché le cisti possono esplodere da un momento all’altro, facendo fuoriuscire grandi quantità di pus. Lancio un appello alla ministra della Salute, Giulia Grillo. So che è una donna dotata di grande sensibilità, le chiedo di non dimenticarsi delle persone come mia figlia, si può dare più dignità e migliorare le cure per raggiungere, appunto, l’obbiettivo di migliorare la gestione di una simile malattia. Ci dia la speranza, la prego”.










