Un metodo già collaudato in passato, quello delle sponsorizzazioni fasulle. Il trucco è semplice: una persona si presenta a nome di una società e chiede soldi in cambio del nome dell’attività commerciale nelle magliette, per esempio, dei giocatori di calcio di una squadra. E, stando alla denuncia di Tonino Forte, 57 anni, presidente de La Pineta Calcio di Sinnai, i truffatori sarebbero tornati in azione: “Ieri mi ha chiamato un mio amico, il titolare di una parafarmacia della città. Mi ha detto di aver ricevuto una telefonata da un uomo che, dietro il pagamento di novanta euro, gli ha prospettato la sponsorizzazione del suo negozio”. Il trucco-truffa, per fortuna, non è riuscito. Il parafarmacista, infatti, ha temporeggiato e ha subito contattato Forte: “Ci conosciamo, mi ha chiesto come mai non l’avessi contattato direttamente io”. Il presidente della società sportiva, ovviamente, è caduto dalle nuvole: “Non stiamo cercando nessuno sponsor. Inoltre, la richiesta di novanta euro, una cifra bassa, mi sembra tipica di chi vuole cercare di truffare molte persone. Un gesto squallido, tanto più in questo periodo di forte crisi legata al Coronavirus”.
Ci sarebbero già dei sospetti su una persona, nella pagina ufficiale Fb de la Pineta c’è scritto che il truffatore avrebbe “fatto l ‘errore di farsi inquadrare in un esercizio commerciale fornito di videosorveglianza”. Ma Forte precisa: “È poi emerso che non era così. Invito comunque tutti a prestare la massima attenzione e a non cascarci. La mia società non agisce mai così”.










