La lotteria degli scontrini, almeno a Cagliari, ha già qualche “vincitore”. E no, non si tratta di clienti, ma di commercianti, che sicuramente hanno vinto il premio, non previsto, per la “rabbia”. Da oggi, infatti, parte la nuova iniziativa del Governo: al momento del pagamento, il cliente deve far registrare al commerciante il codice lotteria, addirittura prima di battere lo scontrino. Per essere in regola, però, bisogna spendere centinaia di euro, per adeguare il registratore di cassa. E, anche se c’è tempo sino al prossimo aprile per mettersi in regola, non tutti sembrano intenzionati a mettere mano al portafoglio in un periodo dove la crisi legata al Covid, col conseguente crollo dei consumi, è ancora tanta. E i fortunati, alla fine, sembrano essere solo i clienti: la prima estrazione, con in palio centomila euro, è fissata per l’undici marzo. Tuttavia, anche una decina di commercianti in tutta Italia potranno sperare di vincere premi da ventimila euro. Statisticamente parlando, le probabilità di vittoria sono molto limitate.
Annarita Melis vende profumi e pelletteria in via Pergolesi da decenni: “Non sono pronta per la lotteria degli scontrini e non sono d’accordo. In un momento così difficile non devo pensare a far vincere gli altri. Che lo Stato ci fornisca ciò che ci serve”, afferma. “Ho già dovuto provvedere a cambiare la cassa per gli scontrini, ora dovrei spendere altri 300 euro? No, non voglio nemmeno anticiparli. Se verranno dei clienti che chiederanno della lotteria degli scontrini, o darò loro solo lo scontrino fiscale o perderò la vendita. È un servizio che offriamo? Bene, ci diano tutto il materiale. Alla fine, se mi obbligheranno dovrò adeguarmi. Ma, se dipenderà da me, continuerò a dire no”. Pensiero simile a quello di Samuele Massa, titolare di una drogheria: “Dovrò spendere 300 euro, il tecnico che deve aggiornarmi la cassa non si è ancora attrezzato. Oltre a essere un costo eccessivo”, nota il commerciante, “lo Stato avrebbe potuto organizzarsi senza caricarci di altre incombenze, visto che ha già tutti i dati delle persone. Non posso, poi, perdere tempo a digitare codici alla cassa quando ho altri clienti, la gente poteva registrarsi e fare tutto a casa, non dentro i negozi”. La crisi, poi, c’è ancora: “Basta guardarsi in giro. La lotteria degli scontrini sarà solo una seccatura, i dati li hanno già anche negli uffici delle Entrate”.










