Faccio appello al senso di responsabilità istituzionale, affinché si apra un dialogo con il Comando Regione Militare e con lo Stato Maggiore dell’esercito attorno al progetto Siat, sistema innovativo destinato all’addestramento simulato dei militari, che in previsione coinvolgerà il poligono di Capo Teulada. Il Governatore della Sardegna Francesco Pigliaru, inoltre, valuti di convocare quanto prima il Co.Mi.Pa. (Comitato paritetico misto per le servitù militari). Il rischio che la nostra Regione perda il treno (altre Regioni sono pronte ad accaparrarsi il progetto, consapevoli dei grandi benefici che garantirebbe) si fa sempre più concreto. A questo punto il dialogo tra i vari soggetti coinvolti è prioritario: si è perso troppo tempo ed è arrivato il momento di decidere, perché in questa partita tutti devono assumersi le proprie responsabilità avendo il coraggio di pagare il prezzo delle proprie scelte, sia in termini politici (che sarebbero di breve termine) sia per il lascito alle generazioni future.
Il Siat, infatti, significa ingenti investimenti economici capaci di generare a loro volta importanti ricadute sull’intera isola (non soltanto nelle comunità locali): occupazione e benefici per la nostra terra non solo legati ai servizi di ristorazione, ma anche alle piccole imprese che, soprattutto nel Sulcis, sono in grande affanno; significa favorire lo sviluppo di intrinseci e innumerevoli vantaggi e opportunità di crescita per le possibili forme di cooperazione/collaborazione con gli Enti di ricerca (Sardegna ricerche e CRS4) e gli Istituti universitari di Cagliari e Sassari che, per di più, aiuterebbero la Sardegna a uscire dall’isolamento geografico e culturale in cui rischia di precipitare. E ancora: con il Siat si assisterebbe al potenziamento della Brigata Sassari, all’utilizzo, a scopi civili, delle proprietà del Ministero della Difesa e alla riduzione sensibile del munizionamento reale di vario calibro sparato, a vantaggio dell’ambiente.
Deve essere chiaro a tutti il ruolo di estrema importanza ricoperto dal nostro Esercito, cui va garantito il miglior addestramento possibile, puntando sulla sicurezza dei militari impegnati nelle missioni di pace. E il Poligono di Capo Teulada è una vera e propria scuola e come tale va considerata. Il potenziamento della base del Sulcis è un’occasione che non possiamo farci sfuggire. Il Presidente della Regione Francesco Pigliaru favorisca, dunque, il dialogo tra le parti con lo scopo di fare chiarezza sulle infinite ricadute positive che creerebbe il Siat. La sua Giunta e la maggioranza che la sostiene non guardino dall’altra parte e si assumano le proprie responsabilità. Non ci saranno altri treni: o si sale adesso, o mai più.













