Ha pubblicato annunci su annunci sui social, offrendo posti di lavoro nel suo locale in Olanda e arrivando a parlare con diversi giovani: “Ma, alla fine, hanno tutti rifiutato uno stipendio mensile che va da 1800 a 2500 comprensivo di vitto e alloggio”. Alessandro Garzia, 47 anni, capoterrese doc, è arrivato nel paese dei tulipani e dei mulini al vento nel 2016 e, in poco tempo, è riuscito a guadagnarsi da vivere a Warmenhuizen. La sua pizzeria, qualche mese fa, ha anche vinto un prestigioso premio: “Miglior pizzeria dopo aver sbaragliato centomila locali food”, ricevendo anche i complimenti del sindaco di Capoterra, Beniamino Garau. Garzia cerca personale ma, dice, non lo trova: ” È da un mese che scrivo post per cercare camerieri, cameriere e portapizze, prevalentemente sardi. Si parla di stipendi da 18000 euro all’anno, ma nessuno si presenta”. O quasi. Il ristoratore, a Casteddu Online, racconta di aver avuto qualche colloquio: “Chi si presenta pretende i soldi per il biglietto senza poi venire a lavorare. Una volta conosciuta la truffa non ci caschiamo più, offriamo il biglietto nominativo senza inviare più denaro. Morale della favola? Nessuno è mai arrivato”. Un trucco, quello svelato da Garzia, che se confermato sarebbe di una gravità inaudita: ci sarebbe, infatti, chi chiede i soldi per coprire le spese del viaggio, fingendo di essere interessato o interessata alla proposta lavorativa.
“Trovo che sia facile dire che i ristoratori non pagano quando, poi, nessuno si presenta. Un pizzaiolo mi ha chiesto se ero interessato alla sua candidatura, gli ho detto che ero al completo ma che se avesse avuto ancora interesse lo avrei contattato”, prosegue Alessandro Garzia. “Mi ha chiesto quanto fosse lo stipendio, gli ho risposto dai 1800 ai 2500 con vitto e alloggio e lui mi ha risposto che io ero uno schiavista. A questo punto il lavoro me lo faccio da solo”. E il capoterrese trapiantato in Olanda conclude amareggiato: “Il problema è internazionale, non è più legato solo all’Italia”.










