Giovedì 11 maggio si è svolta la Junk Kouture Milan City Final. Sessanta team di stilisti (selezionati su oltre 200 progetti) provenienti da scuole di tutta Italia hanno presentato abiti di alta moda realizzati interamente con materiali riciclati, contendendosi uno dei dieci posti in palio per rappresentare l’Italia alla prossima Junk Kouture World Final, il 12 ottobre alla OVO Arena di Wembley, a Londra. I dieci abiti italiani si confronteranno con altri cinquanta provenienti da 5 Paesi: Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Irlanda ed Emirati Arabi Uniti.
La scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Monserrato 1-2 A. La Marmora ha presentato in totale 9 design realizzati in entrambe le sedi di Via Monte Linas e Via Argentina. Quattro dei nove sono arrivati tra i 60 semifinalisti nazionali. Ogni scuola non poteva arrivare in semifinale con più di 4 abiti. Colourful Nature (di Martina Puddu, Alice Lecca e Riccardo Murgia), Goloritze (di Giorgia Mameli, Ileana Secci e Eleonora Sollai), Asymmetrical flight (di Virginia Pibiri, Asia Corda e Veronica Pibiri) e Ilaria Alpi (di Elisa Feboli, Alice Mainas e Martina Paderi) sono i nomi dei quattro design arrivati in semifinale.
Colourful Nature, indossato da Martina e realizzato nella sede di Via Monte Linas, è l’abito che si è posizionato tra i primi dieci nazionali. Colourful Nature è ispirato alla Natura che offre materiali caratteristici in un contesto luminoso e colorato, fonte di energia. Il legno e il sughero sono accompagnati dal colore e compongono un design allegro, che trasmette serenità e armonia. I materiali principali sono stati recuperati da una falegnameria, successivamente incollati su un body e una gonna inutilizzati e rivisitati. Alla confusione generale della parte superiore con tessere di colore distribuite in maniera casuale, si contrappone l’ordine della gonna dove ogni spicchio, in maniera alternata, ha un’identità differente. Gli sfogliati creano le onde della gonna, i trucioli di legno rivestono le maniche del body e alcuni spicchi della gonna. Il cartone a nido d’ape dà forma al cerchietto e ai manicotti. Tappi di sughero di un ristorante creano geometrie e decorano le scarpe rivestite con segatura. Varie matite colorate ormai dismesse e tagliate con la troncatrice generano tessere di colore che creano una percezione visiva accattivante su uno sfondo nero uniforme.
Junk Kouture è un programma creativo per i giovani che promuove l’importanza della sostenibilità, evidenziando che ciò che consideriamo “spazzatura” può essere riciclato in modi utili e d’impatto, sfidando i giovani a creare abiti belli e interessanti con materiali che normalmente vengono gettati via.
Fondato in Irlanda nel 2010 dall’imprenditore e CEO di Junk Kouture, Troy Armour, il concorso ha reclutato fino ad oggi 100.000 partecipanti, prodotto 15.000 design, salvato 40.000 kg di rifiuti dalle discariche e stupito folle di spettatori nei 60 spettacoli eseguiti. Ora, nel 2023, Junk Kouture è diventato globale con l’ambizione decennale di arricchire la vita di un miliardo di giovani attraverso la creatività e la sostenibilità.
La partecipazione alla competizione è gratuita e aperta a tutti gli studenti di età compresa tra i 13 e i 19 anni. I partecipanti possono partecipare come singoli o in gruppi di massimo tre persone. Pensato per creare una comunità inclusiva ed educare all’importanza di proteggere il nostro pianeta e promuovere la creatività, gli studenti provenienti da tutto il mondo e con qualsiasi livello di esperienza sono i benvenuti.
Alla finale internazionale saranno assegnati sei premi “City Designer Awards” per ogni località e il titolo finale di “Junk Kouture World Designer of the Year”. Altri premi in palio sono il Glamour Award, il Wearable Art Award, l’Innovation Award e il Performance Award. Una serata indimenticabile, caratterizzata da creatività, performance eccezionali, musica dal vivo di ospiti speciali e una folla di sostenitori che viaggeranno da varie parti del mondo per partecipare all’evento che celebrerà i giovani e la loro creatività.
La docente coordinatrice del Progetto, Carla Vargiu “E’ stata un’esperienza fantastica, condivisa all’interno di un team favoloso dove ognuno ha dato un supporto importante mettendo a disposizione conoscenze e specializzazioni per supportare i ragazzi. I collaboratori scolastici sono stati speciali, sempre disponibili. Siamo riusciti a coinvolgere le famiglie aprendo le porte della nostra scuola anche nel pomeriggio, supportandoci a vicenda e trascorrendo dei momenti che non dimenticheremo mai. Abbiamo raccolto i materiali nei magazzini scolastici, nelle nostre case, in quelle dei nostri amici, fino ad arrivare alle attività di ristorazione locali. Abbiamo iniziato a lavorare sul Progetto nel mese di Ottobre e nel corso dei mesi abbiamo seguito un cronoprogramma preciso per raggiungere gli step suggeriti dal programma. I laboratori di arte di entrambe le sedi si sono trasformati in dei laboratori quasi professionali, dove materiali ormai arrivati alla fine del ciclo di vita sono rinati e hanno trovato una nuova funzione. In alcuni momenti sembrava di essere all’interno di un film: manichini, bustini, set fotografici, disegni, trucchi, spazzole e specchi, ago, filo, macchine per cucire e tanto altro. Venerdì 9 Giugno gli abiti realizzati saranno i protagonisti di un evento che si terrà alle ore 18 alla Casa della Cultura a Monserrato. Il pubblico apprezzerà quanto di strepitoso è stato realizzato”.
La Dirigente scolastica Lisa Valentina Cao “Sono molto felice e orgogliosa per l’obiettivo raggiunto, essere arrivati tra i primi dieci a livello nazionale ci rende onore, soprattutto considerando che ci siamo confrontati principalmente con Istituti Secondari di secondo grado. La scuola si è aperta verso il territorio e abbiamo creato una comunità forte che si è messa in gioco in questa sfida, dando un ottimo esempio di progettazione partecipata. Supporteremo con tanto piacere i nostri alunni fino alla fine e li affiancheremo alla finale internazionale”
Martina “Non riesco a descrivere la felicità che provo per aver raggiunto questo risultato inaspettato insieme al mio gruppo e con il costante supporto dei docenti. Ho partecipato con entusiasmo a questo progetto stimolante e così diverso dal solito, un’esperienza che ha unito fantasia, colore, riciclo e manualità. Un’occasione che ha dato sfogo alla creatività utilizzando anche materiali della nostra terra Sarda. Ora stiamo lavorando sulla performance che presenteremo dal vivo a Londra”
Per rimanere aggiornati sull’imminente Junk Kouture World Final alla OVO Arena di Wembley visitate il sito www.junkkouture.com e le pagine dei social media di Junk Kouture @junkkouture.












