Aveva scoperto che la moglie, 40enne, da un po’ di tempo aveva una relazione con Alessio Madeddu, lo chef salito alla ribalta sia per la partecipazione a “4 Ristoranti” di Alessandro Borghese sia per la condanna per tentato omicidio dopo aver ribaltato con una ruspa, nel 2020, un’auto dei carabinieri. La donna era stata assunta dallo chef come cameriera stagionale, ma oltre al rapporto lavorativo se n’era aggiunto anche uno di tipo sentimentale. Angelo Brancasi, il panettiere di Sant’Anna Arresi, aveva scoperto la relazione clandestina ed è stato accecato dalla gelosia. Così, due sere fa, è andato sin sotto casa dello chef 52enne per un chiarimento. Che però non c’è stato: Brancasi ha tirato fuori un coltello (non ancora trovato dai militari) e ha colpito ripetutamente il cuoco al petto. Potrebbe esserci stata una colluttazione tra i due, lo chef ha provato a difendersi con un’ascia, ma non c’è stato nulla da fare. Fatale una coltellata al petto, Madeddu è morto in un lago di sangue. E l’omicida è fuggito subito, risalendo a bordo della sua automobile e tornando a Sant’Anna Arresi. I carabinieri del comando provinciale di Cagliari, diretti dal comandante Michele Tamponi e i loro colleghi di Carbonia, agli ordini del capitano Enrico Santurri, hanno iniziato le indagini dopo la terribile scoperta del cadavere di Madeddu fatta da una delle sue figlie. Arrivati sul luogo del delitto, la scena davanti alla quale si sono ritrovati è stata a dir poco agghiacciante: sangue ovunque e il corpo del cuoco, per terra, in un lago “rosso”. Le indagini sono partite subito e sono stati sentiti i parenti, gli amici stretti e i dipendenti di Alessio Madeddu. In poche ore si è arrivati a Angelo Brancasi: “L’abbiamo trovato a casa, la moglie non sapeva nulla. Forse, dopo l’omicidio, si è fermato da qualche parte, magari si è appoggiato a qualcuno per farsi una doccia e ripulirsi”, ipotizza il capitano Santurri: “Madeddu aveva una relazione con la moglie di Angelo Brancasi. Lui, dopo averlo accoltellato, ci ha detto di aver gettato il coltello in una zona impervia, tra i rovi”.
I militari parlano di un dramma che colpisce due famiglie: “Quella dello chef e quella del panettiere, padre di due figli”. Il panettiere è crollato dopo poche ore, nella tarda serata di ieri, in caserma, ammettendo tutte le responsabilità. “Ha fatto capire che si è trattato di un gesto d’impeto”. Costato la vita a un 52enne molto conosciuto, salito alla ribalta nazionale sia per la sua esuberanza sia per il gravissimo gesto compiuto con la ruspa proprio un anno fa. Le indagini vanno avanti, comunque, i carabinieri devono analizzare le immagini di alcune telecamere di sicurezza per ricostruire esattamente, anche, le ore successive al delitto.












