A Capoterra si riconosce l’introduzione di questa figura a scuola, una iniziativa che è stata premiata qualche settimana fa a Roma e che ha avuto un seguito in altri comuni della Sardegna. La posta in gioco è troppo alta, “deve essere un diritto per tutti”, insomma. “Occorrono circa 30 mila euro per finanziare questa iniziativa – spiega Gianluca Mandas già vice sindaco di Assemini e figura di spicco del M5S in Sardegna – che per un Comune possono incidere ma non per la Regione”. Un sostegno ai Comuni, quindi, da parte dell’assessorato regionale che consentirebbe ai bambini e alle famiglie “una vita più semplice e migliore”.
Jessica e la sua bambina quotidianamente affrontano le difficoltà legate al diabete e ad un sistema scolastico non attrezzato per il loro sostegno e di tutti i bambini con malattie simili. “Eppure esiste una soluzione: “L’Infermiere Scolastico” spiega Mandas. “Questa iniziativa è per sensibilizzare la Regione Sardegna a finanziare la figura dell’infermiere in tutti i plessi scolastici. Insieme siamo certi che riusciremo a smuovere dalla sedia l’Assessore alla Sanità Regionale”. Avviata una petizione https://chng.it/dm59rhgLCw :”L’infermiere scolastico è una figura professionale che potrebbe fornire un supporto indispensabile al personale scolastico nell’aiuto alle famiglie dei bambini affetti da queste malattie”. Secondo l’Associazione Italiana Diabetici, circa 32.000 giovani sotto i 19 anni sono affetti da diabete in Italia (source: Associazione Italiana Diabetici). “Questi numeri sottolineano l’importanza e l’urgenza della nostra richiesta.
Rendendo obbligatoria la presenza di infermieri nelle nostre scuole, non solo aiuteremo le famiglie coinvolte, ma garantiremo anche un ambiente più sicuro e inclusivo per tutti i nostri studenti”.











