Sfregiate, sporcate e vandalizzate: ecco i tre aggettivi che meglio descrivono lo stato di “non salute” delle gallerie Ormus a Cagliari. Mesi fa sono state realizzate delle rampe per favorire il passaggio di disabili e anziani, un mini intervento in un mare di “quasi” abbandono. Da anni, quando cala il sole, i maxi corridoi diventano terra di nessuno. Meglio, di giovani che magari si accontentano di ballare e cantare, ma anche di chi sporca i muri con le bombolette spray o bivacca anche sino all’alba. Liliana Incani ha 83 anni, e vive in una delle scale delle gallerie dalla metà degli anni Ottanta: “È brutto vederle ridotte così, stanno finendo davvero male, qui i controlli non ci sono e i ragazzini fanno quello che vogliono”. Cioè? “Saltano, urlano, vanno in skateboard e, in alcuni casi, rompono”.
“Al mio arrivo qui la situazione non era così disastrosa”, afferma la Incani, “le telecamere sono una buona idea, soprattutto per individuare i vandali. Sono pienamente favorevole, non si può continuare a vivere tra degrado e schiamazzi”









