“Li perdono, non fa niente”. Dopo quattro giorni d’assedio, di minacce, insulti, di un odioso “ti stupro, troia”, di giorni di paura vera, quasi più che quelli trascorsi in Bosnia durante la guerra (“hanno ucciso i miei nonni e io non potevo più restare e sono venuto in Italia” dice Imcor) prima di riuscire a fuggire e riparare nel nostro Paese, Sedana Omerovic, la mamma rom di dodici figli, è riuscita a pronunciare anche questa parola: “perdono”, come si può leggere nella cronaca de Il Messaggero di oggi. CONTINUA A LEGGERE SU AGI.IT













