Un’altra denuncia sui disservizi della continuità territoriale arriva alla redazione di Casteddu online. “Aiutateci, non si può andare avanti così”, è quello che ci chiede Luisa di Iglesias. Naturalmente, tutto quello che viene raccontato dai nostri lettori è documentato e supportato da mail e foto.
“Il 23 luglio devo partire da Cagliari a Linate per accompagnare un familiare a una visita medica, prevista per le 15 al policlinico di Milano, in pieno centro. Arrivando da Iglesias e dovendo incrociare gli orari dei treni per arrivare a Elmas abbiamo prenotato il volo delle 11: arrivo a Linate alle 12.20, il tempo di prendere la metropolitana e nel giro di mezz’ora saremmo stati in ospedale. Il rientro l’abbiamo prenotato per le 21. Prima sorpresa è stata la mai con cui AeroItalia ha comunicato di aver anticipato il volo di rientro dalle 21 alle 20, ma in questo caso pur se si tratta di una modifica unilaterale, poteva anche andare bene”.
“La cosa clamorosa l’abbiamo invece scoperta per puro caso: entrando nell’area prenotazioni per vedere il biglietto aggiornato con l’orario di rientro, abbiamo scoperto che il volo delle 11 era stato cancellato e, senza alcun avviso via mail, eravamo stati spostati sul volo di andata delle 15.20. Con la visita medica prenotata da un anno alle 15. E’ una cosa davvero inaccettabile, ingiusta, una violenza che dobbiamo subire ogni volta che noi sardi abbiamo bisogno di spostarci. La cosa più grave è che lo abbiamo scoperto per caso, perché ho preferito fare un controllo: non è arrivata alcuna mail di comunicazione della modifica dell’ andata da parte di AeroItalia. In fretta e furia siamo riusciti a trovare posto sull’aereo delle 8.30, il che ovviamente creerà ulteriori disagi per arrivare da Iglesias, ma almeno salviamo la visita medica”.
Tanta rabbia, tanta frustrazione, tantissimo senso di impotenza. “Non è giusto essere trattati così. Dobbiamo già affrontare tanti disagi per spostarci, andare fuori per trovare assistenza sanitaria adeguata che qui in Sardegna non c’è e in più essere trattati in questo modo. I politici perché non si muovono e non fanno qualcosa? Ci ignorano – riflette amaramente Luisa – e considerano i cittadini solo quando devono chiedere i voti”.
Come sempre, attendiamo la replica della compagnia Aeroitalia se volesse inviare la propria versione dei fatti alla nostra redazione.