Viva per miracolo dopo un infarto: “Vengano fatti i corsi di BLSD, nelle scuole di ogni ordine e grado, al catechismo, in piazza, dove volete”. L’appello giunge da Barbara Mameli, un medico, dopo il male capitato a un familiare venerdì scorso.
“Ha avuto la forza di chiamarmi – spiega Mameli – per fortuna ho potuto intervere, fare ciò che potevo e dovevo. Ho richiesto, come da protocollo, l’aiuto della medicalizzata di Lanusei che prontamente è arrivata.
Questo tragico evento però mi ha convinto, ancora di più, di un paio di cose: l’importanza che i corsi di BLSD vengano fatti a tutti, nelle scuole di ogni ordine e grado, al catechismo, in piazza, dove volete, le nostre strade sono uno schifo tutto l’anno ma in estate, visto il carico di traffico turismo- correlato sono pure peggio.
Non si possono impiegare più di 90 minuti per raggiungere Nuoro e oltre 2 ore per raggiungere Cagliari”.
Nel centro Sardegna “non abbiamo nel nostro presidio ospedaliero una UTIC, posso capirlo visti i numeri, però questo non può significare che il nostro diritto alla salute sia garantito meno rispetto a quello di un cittadino di Cagliari, di Sassari o di Nuoro, dovremmo avere un elicottero sempre a disposizione di noi ogliastrini, li nell’eliporto dei vigili del fuoco di Lanusei, sempre vista la vergogna di strade che ci troviamo”.
Non solo: “Dovremmo protestare, ribellarci, incatenarci e pretendere strade degne di questo nome.
Dovremmo bussare alla porta dei nostri rappresentanti in regione e rivendicare con forza ed educazione i nostri diritti”.
È andata bene stavolta, “ma la sopravvivenza ad un IMA non deve essere il frutto della fortuna”.
“Ha avuto la forza di chiamarmi – spiega Mameli – per fortuna ho potuto intervere, fare ciò che potevo e dovevo. Ho richiesto, come da protocollo, l’aiuto della medicalizzata di Lanusei che prontamente è arrivata.
Questo tragico evento però mi ha convinto, ancora di più, di un paio di cose: l’importanza che i corsi di BLSD vengano fatti a tutti, nelle scuole di ogni ordine e grado, al catechismo, in piazza, dove volete, le nostre strade sono uno schifo tutto l’anno ma in estate, visto il carico di traffico turismo- correlato sono pure peggio.
Non si possono impiegare più di 90 minuti per raggiungere Nuoro e oltre 2 ore per raggiungere Cagliari”.
Nel centro Sardegna “non abbiamo nel nostro presidio ospedaliero una UTIC, posso capirlo visti i numeri, però questo non può significare che il nostro diritto alla salute sia garantito meno rispetto a quello di un cittadino di Cagliari, di Sassari o di Nuoro, dovremmo avere un elicottero sempre a disposizione di noi ogliastrini, li nell’eliporto dei vigili del fuoco di Lanusei, sempre vista la vergogna di strade che ci troviamo”.
Non solo: “Dovremmo protestare, ribellarci, incatenarci e pretendere strade degne di questo nome.
Dovremmo bussare alla porta dei nostri rappresentanti in regione e rivendicare con forza ed educazione i nostri diritti”.
È andata bene stavolta, “ma la sopravvivenza ad un IMA non deve essere il frutto della fortuna”.












