Secondo la normativa nazionale, le Regioni possono richiedere una deroga per mantenere operativi i punti nascita con meno di 500 parti annui in aree geograficamente difficili. L’Ogliastra, con la sua conformazione orografica complessa e le difficoltà di collegamento con altri ospedali, rientra perfettamente in questi criteri. “La chiusura del Punto Nascita non sarebbe solo un danno sanitario, ma un colpo alla sicurezza delle madri e dei neonati, con il rischio di una desertificazione sanitaria irreversibile della provincia”, dichiara Adriano Micheli, portavoce del coordinamento. Il coordinamento sollecita quindi: “L’attivazione immediata della richiesta di deroga al Comitato Percorso Nascita nazionale. Il coinvolgimento trasparente del Comitato Percorso Nascita regionale, delle Direzioni di ARES e ASL4, e dei sindaci dell’Ogliastra. La massima priorità per ogni intervento necessario a garantire la piena operatività del punto nascita”.













