Il mondo del volontariato e dei trapiantati della Sardegna piange la scomparsa di Giampiero Maccioni. Aveva 82 anni, era un ufficiale in congedo dell’Esercito e ha sempre svolto un ruolo fondamentale nel sociale e nel volontariato socio-sanitario. Era tornato a vivere ventotto anni fa: nel 1996, infatti, Maccioni, nato a Iglesias, aveva ricevuto un cuore da un donatore giovanissimo, un ragazzo di diciannove anni scomparso tragicamente. Quella seconda possibilità, tanto cara a ogni trapiantato, c’era stata anche per lui. Era anche presidente dell’associazione “Trapianti Vita Nuova”, una onlus da sempre molto attiva e dedicata al cardiochirurgo Alessandro Ricchi, proprio i medico che aveva eseguito brillantemente il trapianto di core su Maccioni.
Tra i tanti che lo piango la volontaria Giuseppina Lorenzoni: “Io non so spiegare quanto ci siamo voluti bene. Non so spiegare quanto ho imparato da te. Non so spiegare quante volte ho apprezzato il tuo vulcanico modo di progettare. Non so spiegare quanto tutto mi sembrava fattibile, facile e possibile, nonostante le difficoltà con e per la nostra associazione. Non so spiegare l’orgogliosa creazione a cui mi hai concesso di partecipare. Non so spiegare che mi mancherà il tuo consiglio, il tuo parere, il tuo confronto su tutto quello che potrò e dovrò affrontare con e per la nostra Associazione. Non so spiegare che mi mancherai, amico, quasi un padre, un fratello, un presidente. Non trovo le parole per ringraziarti. Non credo esistano. Mi hai insegnato a non abbattermi: lo farò. Per me. Per la nostra asssociazione. Per tutto. Vola in alto, ma stammi vicino. Ciao Giampiero”.









