Era appassionata di corsa e di ingegneria, Paola Sanna, la ventiseienne di Cagliari, residente però da tempo a Sassari, morta a tre giorni di distanza dal terribile schianto avvenuto sulla Ss 291, la Sassari-Alghero: lei si trovava al volante della Toyota Yaris della mamma quando si è scontrata frontalmente con una Honda con a bordo quattro turisti italiani. Impatto fatale, coma immediato e cuore che ha cessato di battere nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata dopo tre giorni di agonia. La giovane praticava sport sin da quando era adolescente: all’età di diciassette anni aveva vinto una gara di triathlon a Pula e collaborava con il team sassarese. Nel capoluogo sardo stava studiando, le mancavano gli ultimi esami della laurea magistrale in Ingegneria Chimica. Tantissimi i commenti di cordoglio sui social di amici e colleghi di studio e sport, tutti si stringono attorno al dolore dei genitori e del fratello di Paola Sanna.
La ventiseienne è morta ma, grazie alla sua volontà di donare gli organi, salverà altre vite: In questo momento difficile e delicato, la famiglia ha rispettato la dichiarazione di volontà alla donazione degli organi della ragazza”, spiega Lucia Anna Mameli, direttrice sanitaria dell’Aou di Sassari. “Si è proceduto all’accertamento di morte cerebrale e all’osservazione necessaria prevista dalla normativa vigente per procedere all’espianto degli organi”.










