La svolta “religiosa” del sindaco Zedda; quattro anni fa non metteva il crocifisso nel suo ufficio, ora eccolo in prima fila davanti al cocchio di Sant’Efisio, commosso con gli occhi lucidi, anche durante il ritorno del Santo. Miracoli di una campagna elettorale e dell’operazione recupero, restyling dell’immagine. Il sindaco Zedda in prima fila ha di fatto completamente “oscurato” l’alter nos Matteo Lecis Cocco Ortu, che infatti non se l’è filato quasi nessuno nonostante i suoi sorrisi e le sue piroette. Partecipazione del tutto legittima ovviamente: Zedda è il sindaco di Cagliari, era lì con pieno diritto. Ma poteva farlo anche da normale cittadino, hanno pensato in molti. E non c’è un cagliaritano presente ieri al ritorno del Santo che non abbia pensato: “Toh, su sindigu è in campagna elettorale”. Di solito i sindaci sono insieme alle istituzioni alla partenza del Santo, non al ritorno. Nicola Sanna nella pagina stessa di Zedda scrive: “ Caro Sindaco, lei dovrebbe andare dietro il Santo, con il clero. Non davanti. Per il resto tutto bello, suggestivo come sempre”. Mentre Luigi Collu lo difende: “Avanti così Massimo. Vederti in pellegrinaggio di fronte al cocchio del nostro Santo Guerriero mi ha colpito. Vai avanti!”. Nei giorni scorsi era stato fotografato anche in autobus, è ripartita l’operazione “io sono uno di voi, ora tocca a noi”. Ormai il Pd ha praticamente deciso di non fare le primarie, ma un “Padre nostro” per scongiurarle non guasta mai. Svolta religiosa, con tutta Sel ad applaudire. Amen.













