La Finanziaria della Sardegna del 2016 è stata impugnata dal Governo. La decisione stamane durante la riunione del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, che, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Enrico Costa, ha esaminato diciannove leggi delle Regioni e delle Province autonome. Tra quelle per cui si è deliberata l’impugnativa, anche le norme della Sardegna numero 5 e 6 dell’11 aprile scorso (“Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione per l’anno 2016 e per gli anni 2016-2018” e “Bilancio di previsione per l’anno 2016 e bilancio pluriennale per gli anni 2016-2018”, ndr).
In poche parole bocciata la Finanziaria, in quanto, si legge nella nota di Palazzo Chigi, “una norma riguardante i limiti all’esecuzione forzata sulle somme destinate alla realizzazione di opere pubbliche delegate dalla regione, incide su materie riservate alla competenza legislativa dello Stato dall’articolo 117 della Costituzione. Altre norme in materia di sclassificazione del regime demaniale, intervenendo unilateralmente anziché con la dovuta pianificazione condivisa con gli organi statali, violano lo stesso articolo 117 della Costituzione con riferimento alla tutela del paesaggio e contrastano con il principio di leale collaborazione desumibile dagli artt. 117 e 118 della Costituzione. Un’ultima norma, prevedendo per i piccoli comuni sardi l’esenzione dal regime sanzionatorio in caso di mancato rispetto del Patto di stabilità interno, eccede dalle competenze statutarie e viola i principi di coordinamento della finanza pubblica di cui all’articolo 117, terzo comma, della Costituzione”. (agenzia DIRE)













