La Sardegna accoglie i profughi afghani, giochi e merendine per i bimbi: “35 saranno ospitati a Cagliari”

Eccoli, i primi 79 migranti nell’Isola. L’accoglienza al porto tra visite mediche, dolciumi e giocattoli per i bimbi e la pianificazione di un futuro sicuro. La prefettura: “Ci attiveremo per garantirgli percorsi di integrazione, l’apprendimento della lingua e la ricerca di un lavoro”


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È approdata nel pomeriggio nel porto di Cagliari la nave Moby Zaza in servizio di linea da Civitavecchia, con a bordo il primo gruppo di profughi afghani destinati ad essere ospitati in Sardegna, dopo aver effettuato il periodo di quarantena presso strutture dell’amministrazione della Difesa. Al fine di garantire adeguate attività di supporto ed accoglienza dei profughi, sono state attivate varie componenti Istituzionali e organizzazioni di volontariato: Protezione Civile, Autorità Portuale, Ats, Forze dell’ordine, Croce Rossa e Caritas hanno operato in maniera sinergica, con efficienza e tempestività in tutte le fasi, ivi compresa quelle che hanno preceduto l’arrivo dei cittadini afghani. Nello scalo del capoluogo sono state allestite,  nell’apposita area individuata dall’Autorità Portuale – che ha offerto location e supporto logistico – alcune postazioni per la prima accoglienza, per le visite mediche e per l’effettuazione dei tamponi per il Covid-19, a cura dell’Ats in stretta collaborazione con la Croce Rossa Italiana. La Caritas diocesana di Cagliari ha fornito un pasto e generi di conforto a ciascun profugo; ai bambini sono stati donati anche giocattoli, merendine, succhi di frutta. La Protezione Civile regionale, oltre ad aver fornito l’attrezzatura necessaria e curato l’allestimento delle postazioni, ha coordinato l’attività di alcune organizzazioni no-profit che, in  tutte le situazioni emergenziali, hanno sempre portato un prezioso contributo.  Ad accogliere i profughi, infatti, erano presenti anche i “Farmacisti Volontari” e gli “Psicologi per i popoli” per offrire un loro sostegno psicologico.

Il prezioso supporto per quanto attiene la mediazione culturale è stato curato, invece, dall’associazione Corno d’Africa. L’attività delle Forze dell’ordine impegnate nella circostanza ha, altresì, garantito l’ordinato svolgimento di tutte le attività connesse allo sbarco. Sono giunti nell’Isola in tutto 79 profughi, 35 dei quali verranno ospitati nella provincia di Cagliari, 25 in quella di Sassari, 12 nella provincia di Nuoro e 6 in quella di Oristano. Le operazioni di accoglienza hanno richiesto una particolare attenzione tenuto conto delle condizioni emotive delle persone appena giunte in Italia, arrivate nel nostro Paese con voli militari dopo aver affrontato enormi , devastanti pericoli e senza riuscire a portare con sè nulla. 

 

 

Al termine delle operazioni, i cittadini afghani sono stati trasferiti, sulla base di un riparto provinciale predisposto dalla Prefettura di Cagliari, nei vari centri della Sardegna individuati da ciascuna Prefettura dell’Isola, nel territorio di rispettiva competenza, risultati idonei ad offrire loro ospitalità e assistenza. A seguire, verranno attivate tutte le procedure necessarie che consentiranno ai cittadini afghani di ottenere lo status di rifugiato politico, nonché un piano che possa garantire loro percorsi di integrazione, l’apprendimento della lingua, la ricerca di un lavoro, auspicabilmente, adeguato ai loro profili professionali.


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