“Sostenere che sia difficile somministrare terapie e farmaci innovativi ai pazienti over 80, perché troppo costosi, equivale a introdurre un criterio anagrafico discriminatorio, in aperto contrasto con il principio costituzionale dell’universalità del diritto alla salute ed in contrasto con il ruolo del medico”, dice il Pd. “La salute non può essere messa a rischio per esigenze di bilancio. Davanti al diritto alla cura delle persone, bisogna esperire ogni tentativo e ricercare con attenzione delle soluzioni efficaci e mirate che tutelino i più fragili. Ogni paziente ha diritto alla cura, indipendentemente dall’età. Il gruppo del Partito Democratico continua il proprio impegno affinché sia garantito il diritto fondamentale all’accesso alle cure. La nostra priorità è la prevenzione, l’accesso equo alle terapie e l’efficienza della spesa, non il taglio indiscriminato”.
Ma l’assessore non ci sta. E dà la sua versione dei fatti, spiegando cosa ha detto e assicurando di essere stato frainteso. “Io ho detto in realtà è che i farmaci oncologici, specialmente nel campo delle terapie innovative, hanno costi molto elevati e che se non si investe decisamente in prevenzione si rischia di arrivare ad un punto di non sostenibilità del sistema sanitario pubblico, non solo in Sardegna, ma a livello nazionale”, spiega Bartolazzi.
Poi, l’affondo: “La stupefacente strumentalizzazione portata avanti in queste ore mi amareggia ma non mi stupisce: la Giunta Todde sta procedendo a raddrizzare la gestione della Sanità sarda, a partire proprio dalle cure oncologiche. Ci stiamo impegnando a fondo per il bene dei sardi e della Sardegna, ed evidentemente questo a qualcuno non piace”, chiarissimo il riferimento anche il Pd non viene mai citato. “Così cercano di spostare l’attenzione, sperando che le persone guardino il dito e non la luna: ad esempio sulla non sardità di un comitato scientifico di luminari dell’oncologia, chiamato a sostenere la Rete Oncologica Sarda, per facilitare l’introduzione di farmaci innovativi per i nostri pazienti. Altro che non dare cure ai pazienti ultraottantenni: noi stiamo facendo di tutto perché arrivino cure migliori, innovative, per tutti, a prescindere dall’età. Chi ci osteggia se ne faccia una ragione: faremo valere il diritto alle cure dei sardi, con impegno e determinazione. Non ci fermeremo”, conclude Bartolazzi.












