Quartu recupera le sue antiche tradizioni dolciarie con un’originale iniziativa di “archeologia del gusto” promossa da artigiani locali ed incoraggiata dall’amministrazione comunale. Non soltanto gattò, pastissus, amaretti, ma anche “Su Siddini”, straordinario dolce povero a base di pane raffermo, sapa, bucce d’arancia e mandorle. “Su Siddini” ora torna alla ribalta grazie alla ricerca e alla passione tramandate dai vecchi maestri dolciari quartesi, primo fra tutti Luigi Sitzia che in un libro pubblicato quasi vent’anni fa aveva svelato i segreti dell’antico dolce e di molte altre ricette della tradizione. Una specialità riscoperta oggi da Annamaria Sarritzu, allieva di Sitzia, che nel suo laboratorio di via Francia porta avanti questa unicità gastronomica cittadina. Ora la ricetta de “Su Siddini” si avvia verso un percorso di valorizzazione e di riconoscimento come tipicità locale. “Presto entrerà nel Pat, il registro ufficiale dei prodotti tradizionali, diventando a tutti gli effetti un’eccellenza”, spiega la Sarritzu, contattata da Casteddu Online. Sessant’anni, nel suo laboratorio dolciario di via Francia trascorre, ogni giorno, tante ore per preparare una vasta varietà di dolci.
“L’amministrazione comunale sostiene e incoraggia le tradizioni quartesi legate all’antica cultura contadina della nostra città. E’ importante per l’identità e la valorizzazione del territorio“ ha spiegato l’assessora delle attività produttive Rossana Perra nel corso di una mattinata divulgativa in laboratorio culminata con l’assaggio del tipico dolce. L’auspicio è che uno dei prodotti più antichi della tradizione sarda possa tornare ad essere presente nelle tavole dei quartesi e trovare uno sbocco importante anche nel mercato turistico, con la speranza che le antiche ricette originali vengano sempre più riscoperte e insegnate alle future generazioni.











