La vita offre una seconda possibilità a chi, eventualmente, sa coglierla. E Arianna Fadda, di Sestu, si impegna ogni secondo per custodire, quasi gelosamente, ciò che la sua nuova vita le sta donando. E che lei, pian piano, sta riuscendo sempre più a conquistarsi. Ventisei anni, a settembre 2021 ha un gravissimo incidente: sbanda con l’auto, finisce fuori strada. Un uomo, Luciano, “col quale ogni tanto mi sento, è venuto a trovarmi durante il ricovero e spero, quanto prima, di incontrarlo di nuovo”, la soccorre. Lei finisce all’ospedale, l’esito è tremendo: paralizzata dal seno in giù. La carrozzina come mezzo per spostarsi ovunque, anche per brevi tragitti. Ma lei, rimasta miracolosamente viva dopo il terribile schianto avvenuto sulla Statale 554, ha saputo che il midollo lesionato non poteva guarire e ha deciso, fermamente, di costruirsi la sua seconda esistenza. Quella della rinascita, del riscatto: “Ho partecipato alla sfilata organizzata dal maestro Pandolfi a Quartu, conquistando il primo premio. Ho vinto un viaggio di sette giorni per due persone alle Canarie, ci andrò”. Sicura di sè, convinta al mille per mille che la disabilità c’è ma non deve essere un impedimento. E di strada, in un anno e mezzo, la Fadda ne ha macinata davvero tanta.
“Faccio basket con i Bads di Quartu, pratico le arti marziali per la difesa personale. Anche se sono in carrozzina la mia vita è cambiata, in meglio. Non mi manca niente”, giura la ventiseienne, ormai prossima a spegnere ventisette candeline sulla torta, il prossimo tre febbraio. “Sono testarda al punto giusto, so quello che voglio e vado a prendermelo”. Qualche mese fa è tornata a Nuoro, un luogo a lei molto caro: “Lì ho lavorato come barista, prima dell’incidente. Ho rivisto i miei titolari e, dopo aver chiacchierato un po’, ho detto loro che sono pronta a tornare al lavoro. Posso portare i drink e i caffè anche spostandomi con la carrozzina”, assicura. Intanto, in attesa della possibile chiamata dei suoi ex datori di lavoro, continua con la palla a spicchi e le uscite con i suoi amici: “Anche lì, per quanto riguarda le amicizie”, confessa, “mi sono ricreata una sorta di seconda famiglia”.










