Medici a gettone a 85 euro all’ora per 10 pronto soccorso della Sardegna che altrimenti sarebbero costretti a chiudere. Costo per i sardi, che non solo pagano ma sono anche costretti a pagare o ad andare fuori per curarsi, 10 milioni di euro. La giunta regionale guidata dai 5 stelle, per la seconda volta, fa suo un provvedimento contro cui, all’epoca della giunta precedente di centrodestra, avevano gridato allo scandalo, facendo barricate e denunciando il tentativo di privatizzare la sanità pubblica. Il bando è già stato pubblicato da Ares.
E’ già successo con la cosiddetta legge poltronificio di Solinas, quella che prevede superstaff formati da decine di consulenti pagati a peso d’oro, ovviamente con soldi pubblici. Nonostante all’epoca in cui fu approvata i 5 stelle urlarono allo scandalo, con in testa l’attuale assessore del Lavoro Desirè Manca, puntando il dito contro l’inutilità di un provvedimento considerato strumento per distribuire incarichi e maxi stipendi, adesso quella legge è stata pienamente utilizzata proprio dai 5 stelle e dai loro alleati. La posizione della presidente Todde è chiara: “La situazione che abbiamo trovato è disastrosa, serve gente che lavori”, ha detto.
Tornando alla sanità, se i 5 stelle si sono riconvertiti al medico a gettone, alcuni degli alleati, soprattutto i partiti più piccoli e dell’area progressista, di arrendersi a questa pratica non ne vogliono sapere: una nuova polemica agita dunque il campo largo a pochi giorni dalle elezioni.










