Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Boom dell’eolico, migliaia di persone in piazza a Cagliari: “No alla speculazione energetica in Sardegna”
Corteo da piazza Garibaldi a via Roma. “Diciamo no alla prepotenza di chi vuole sottrarci la terra in nome di una transizione energetica che distruggerà la Sardegna”. Sorgia, Lega: “La moratoria avvantaggia gli speculatori. La Regione blocchi subito questo scempio”.
Una manifestazione per fare pressione nei confronti del governo regionale affinché siano bloccati di tutti i progetti relativi alle fonti energetiche in atto in Sardegna, fotovoltaici, eolici, Tyrrhenian link, metanizzazione e deposito unico di scorie nucleari. Migliaia di persone in piazza a Cagliari al corteo organizzato dai Comitati Sardi Contro la Speculazione Energetica. La richiesta è quella di un piano complessivo energetico, tenendo conto dei fabbisogni reali del territorio sardo. Il corteo è partito alle 9,30 da piazza Garibaldi e si è concluso di fronte al palazzo del Consiglio Regionale di via Roma,
“Diciamo no alla prepotenza di chi vuole sottrarci la terra in nome di una transizione energetica che distruggerà la Sardegna”, hanno dichiarato gli organizzatori; “ogni sarda e sardo, associazione o movimento e forza politica può unirsi per gridare forte questo no”.
“Esprimo profonda preoccupazione in quanto ritengo che non ci sia più tempo da perdere, oltre a quello già trascorso, e la moratoria prospettata non fa altro che avvantaggiare maggiormente gli speculatori e gli affaristi dell’eolico e del fotovoltaico, concedendo ulteriore tempo a disposizione per poter realizzare i loro progetti”, ha dichiarato Alessandro Sorgia, consigliere regionale della Lega, “bisogna scongiurare immediatamente questa invasione e tutelare il nostro territorio, tenendo nella debita considerazione le peculiarità di un pilastro della nostra economia come l’agricoltura che va salvaguardata e su questo non faremo sconti a nessuno.
La Regione”, aggiunge, “ha competenze primarie in tema di urbanistica ed occorre urgentemente bloccare questo scempio con un apposita legge urbanistica che superi questo documento presentato oggi in commissione che è veramente molto leggero e che peraltro non può obbligare la Sardegna a produrre energia, peraltro in misura nettamente superiore sia al proprio fabbisogno energetico che di quanto prodotto dalle altre regioni d’Italia”.