Ha trascorso gran parte della notte in bianco, alle prese con la disperazione per i danni, ingenti, che ha riportato la sua automobile, divorata dalle fiamme appiccate da qualche delinquente in vico Barcellona a Cagliari, una delle viuzze della Marina prese di mira nel raid notturno che ha indignato tutto il rione simbolo della movida. Rosaria Cadelano guarda, sconsolata, la facciata della palazzina, tutta annerita, e il cofano, letteralmente squagliato, dell’unico mezzo che aveva a disposizione per spostarsi: “Sono invalida, ora non so come farò. L’auto era assicurata”. Il suo racconto è molto dettagliato: “I carabinieri sono arrivati alle 3:30, hanno controllato prima di tutto se ci fossero morti”, dice. Nessun morto, per fortuna, il fuoco è stato domato prima che qualcuno potesse rimetterci le penne. “Dormivo, non mi ero accorta di nulla. Ero sconvolta, non mi sarei mai aspettata un’orrore del genere”, prosegue, mentre guarda con gli occhi quasi lucidi il muro annerito della palazzina: “Vivo al terzo piano”, spiega. Le fiamme e il fumo hanno lambito anche la sua finestra.
“Serve che ci sia più controllo anche di notte, non devono nemmeno lasciare i cassonetti all’aperto perchè poi vengono bruciati”, osserva, indicando ciò che resta, ben poco a dirla tutta, di alcuni maxi mastelli proprio a pochi centimetri dal cofano della sua macchina: “Spero che il Comune intervenga, non me la sono certo vista bella, stanotte”.