La mamma del piccolo colpito da emorragia cerebrale: “È qua con noi, non poteva esserci un regalo più bello per noi per questo Natale”. Lettera aperta dei genitori del piccolo dell’oristanese per il quale l’intera Sardegna ha pregato affinché potesse riprendersi. Una raccolta fondi, inoltre, ha permesso alla famiglia di stare unita e vicina al piccolo che, per settimane, è stato ricoverato a Roma. Ora è tornato a casa, accolto da amici e parenti all’aeroporto pochi giorni fa, proseguirà con le cure. Ma il peggio è passato e la mamma, attraverso i social, scrive: “A distanza di un mese finalmente siamo rientrati a casa, l’incubo è finito. Sta bene, ovviamente il percorso non è concluso seguiranno visite e esami periodici, per il momento non potrà tornare a fare tutto quello che faceva prima, ma l’importante è che lui è qua con noi, non poteva esserci un regalo più bello per noi per questo Natale. Non smetteremo mai di ringraziare tutti, nessuno escluso, chi ci ha aiutato con le donazioni, chi ci è stato vicino con il pensiero, con messaggi, anche solo con un cuore è stato bellissimo e ci ha aiutato tanto ricevere tutto questo affetto.
Ancora vorrei ringraziare tutti i medici, infermieri, oss del reparto di pediatria e anestesisti dell’ospedale San Martino di Oristano, quelli del reparto di neurochirurgia e la terapia intensiva del Brotzu di Cagliari e ovviamente quelli del reparto di terapia intensiva e neurochirurgia e oncologia del Policlinico Gemelli di Roma.Tutte le associazioni di volontariato presenti al Gemelli di Roma che hanno reso il ricovero del piccolo e la mia permanenza con lui meno traumatica e più serena. Ovviamente tutta la nostra comunità che ci ha sempre sostenuto, il sindaco tutta la giunta comunale e ovviamente Laura Dessi e Maria Elena Caddeo che hanno organizzato questa raccolta fondi. E per finire tutti gli amici e le nostre famiglie che non ci hanno mai lasciato soli e ci hanno sempre sostenuto dall’inizio alla fine”. Parole che scaldano il cuore, dettate da chi ha rischiato di perdere il suo bambino: non sono mai stati lasciati da soli, la solidarietà di tutti ha fatto la differenza, anche questa volta, e aiutato la famiglia e il piccolo in questo difficile mese.
Ancora vorrei ringraziare tutti i medici, infermieri, oss del reparto di pediatria e anestesisti dell’ospedale San Martino di Oristano, quelli del reparto di neurochirurgia e la terapia intensiva del Brotzu di Cagliari e ovviamente quelli del reparto di terapia intensiva e neurochirurgia e oncologia del Policlinico Gemelli di Roma.Tutte le associazioni di volontariato presenti al Gemelli di Roma che hanno reso il ricovero del piccolo e la mia permanenza con lui meno traumatica e più serena. Ovviamente tutta la nostra comunità che ci ha sempre sostenuto, il sindaco tutta la giunta comunale e ovviamente Laura Dessi e Maria Elena Caddeo che hanno organizzato questa raccolta fondi. E per finire tutti gli amici e le nostre famiglie che non ci hanno mai lasciato soli e ci hanno sempre sostenuto dall’inizio alla fine”. Parole che scaldano il cuore, dettate da chi ha rischiato di perdere il suo bambino: non sono mai stati lasciati da soli, la solidarietà di tutti ha fatto la differenza, anche questa volta, e aiutato la famiglia e il piccolo in questo difficile mese.













