Dopo i numerosi furti nelle spiagge della Sardegna avvenuti anche nei giorni scorsi durante le festività di Pasqua, da parte di turisti predoni, fermati all’aeroporto carichi di “souvenir” sardi, tra sabbia, conchiglie, pietre e chi più ne ha più ne metta, il wwf lancia l’allarme con una lettera si rivolge ai i neo Assessori regionali all’Ambiente Gianni Lampis e al Turismo Giovanni Chessa della giunta guidata dal Presidente Christian Solinas.
“Un fenomeno preoccupante e predatorio che si ripete da anni e che nessuno può accettare supinamente. Esso deve essere combattuto con determinazione attraverso una capillare campagna di sensibilizzazione e informazione. Una campagna di prevenzione e di “pedagogia ambientale” da rivolgere soprattutto ai turisti, invitandoli a conoscere e rispettare tutte le risorse naturali della nostra isola. Il WWF in collaborazione con ENAC prosegue per il terzo anno questa campagna negli aeroporti sardi, ma non basta, occorre che la Regione Sarda la metta in atto sugli aerei, sulle navi, nei porti, negli aeroporti, in tutte le strutture ricettive, nei musei, nei siti archeologici, nei centri visita di parchi terrestri e aree marine oltreché in tutte le spiagge della Sardegna. Si devono attuare strategie efficaci per far affermare un turismo responsabile che riduca al minimo la propria “impronta ecologica” sulla Sardegna.
Purtroppo, nella nostra isola, si possono riscontrare situazioni di incuria che potrebbero generare uno spreco di preziosa sabbia. Da scongiurare anch’esso. Nel comune di Alghero stiamo monitorando, da mesi, la situazione della spiaggia cittadina di via Lido. In essa sono state posizionate, dal Comune, delle barriere di cannucce con l’obiettivo di impedire alla sabbia di essere asportata dai fenomeni eolici. La situazione tra le vie Lido, Ales e piazza Maria Carta: la sabbia è volata sull’asfalto e sotto i pneumatici delle auto. Ci domandiamo: “Quante bottiglie e bottiglie si potrebbero riempire con tutta questa sabbia e quale potrebbe essere la consistenza di questa assurda “perdita” di sabbia dalla spiaggia cittadina?” Questa eventualità deve essere scongiurata e siamo certi che l’Amministrazione Comunale, con sollecitudine, accoglierà la presente segnalazione ponendovi rimedio. Il Wwf chiede che la sabbia venga recuperata dalla sede stradale, caratterizzata e riposizionata nel suo litorale sabbioso di provenienza. Inoltre, visti questi risultati, si chiede che vengano adottati sistemi più efficienti per contenere l’asporto della
sabbia ad opera del vento. Il Wwf coglie l’occasione per ribadire la proposta di mantenere le piante pioniere e di ridurre l’impatto dei mezzi di asporto della posidonia spiaggiata, utilizzando piccoli mezzi meccanici che evitino di “sterrare-scavare-solcare” la spiaggia.












