Il bonus di 200 euro mensili ? Solo ai capistazione dell’Arst capitreno e macchinisti restano invece a bocca asciutta. A denunciare il fatto è Carlo Atzori, segretario regionale dell’Orsa: “L’ennesima beffa. Nonostante le nostre note per implorare e chiedere che quel famoso accordo siglato il 30 giugno 2011 venisse riaperto, consentendo di rivedere le posizioni economiche di più categorie e non di una sola, è successo invece quello che temevamo ed avevamo preannunciato. L’accordo è stato riaperto e richiuso superando il contratto collettivo nazionale e destinando le poche risorse disponibili verso un’unica categoria in barba a tutti i lavoratori”. Cioè ai 32 capistazione, mentre i 61 capitreno e i cinquanta macchinisti non avranno una busta paga più pesante: “C’è da chiedersi perché. Come se solo questa categoria fosse assoggettata alle nuove normative dettate da Ansfisa, come se solo questa categoria fosse assoggettata a mantenimento di competenze o riallineamenti, come se il personale di manovra o scorta con le sue innumerevoli competenze non fosse assoggettato alla stessa nuova normativa e ancora, come se tutto il personale viaggiante in questo momento di grave crisi economica non sia meritevole di avere un integrativo economico e una giusta ricompensa in termini di premio produttività. Invece per l’ennesima volta e dopo l’ultimo integrativo, il personale subisce questa ennesima beffa”. Atzori ricorda e rimarca che “il Covid e la crisi hanno colpito tutti, vorremmo una suddivisione equa e democratica di eventuali risorse o premialità. È inaccettabile questo accordo anche verso chi ha atteso anni e anni per raggiungere quel risultato, ma lo è ancor di più per chi qualche anno fa ha dato una regolare selezione, ed è raccapricciante verso le centinaia di lavoratori in difficoltà ai quali non viene dato nulla. Perché? E anche questa volta è stata la solita presa per i fondelli, poteva esserci qualcosa un po’ per tutti, ma invece ci diranno che per ora c’era solo questa minestra ed era meglio questa di niente. A questo punto, per dei cambiamenti, ci rivolgeremo direttamente al prossimo governo della Regione”.
Sul caso interviene anche Claudio Cugusi de La Base: “È giusto che i capistazione Arst abbiano ricevuto un riconoscimento economico maggiore. ma altrettanto giusto è fare altrettanto con i capitreno, che sono esposti ai medesimi rischi, se non superiori, e svolgono oggi mansioni maggiori rispetto a quelle previste dal contratto”, osserva Cugusi. “Ci penserà il nuovo governo regionale ad azzerare queste irragionevoli disparità. Altrimenti dovrà pensarci il giudice del lavoro”.












