“Benvenuti a Pula”. In questa video intervista, il vice sndaco Ilaria Collu insieme agli assessori Annalisa Capobianco ed Emanuele Olla presentano la rassegna Monumenti Aperti che anche domenica vedrà tantissimi visitatori alla scoperta delle bellezze del territorio. Già oggi sono stati migliaia i visitatori, in un weekend davverospeciale che sembra anticipare gli appuntamenti dell’estate. Ecco cosa si potrà visitare anche domenica.
Riscuoterà sicuramente grande interesse la Zona Archeologica di Nora:lastraordinaria e antica città, testimonianza delle antiche civiltà dei Punici, dei Cartaginesi e dei Romani. In uno scenario suggestivo in riva al mare si può visitare il Teatro, il Tempio di Tanit, il Foro di Nora e i complessi termali.
Situata nei pressi dell’area archeologica, su una superficie di 55 Mq, si trova la Laguna di Nora che comprende il ramificato sistema di canali ed isolotti del delta del Rio Arrieras e la laguna vera e propria separata dal mare da un lungo argine artificiale e dalla penisola naturale di Fradis Minoris. È un importante ecosistema, popolato da una moltitudine di esseri viventi vegetali e animali, che ospita la colonia più imponente in Italia del gabbiano corso. È possibile effettuare percorsi naturalistici, visitare il piccolo acquario e immergersi nelle antistanti acque marine in cui scoprire e ammirare alcuni resti dell’antica Nora.
Sempre poi per coloro che amano i percorsi naturalistici si suggerisce la passeggiata lungo la passerella che costeggia il Rio Pula e la sua foce, un camminamento in legno che si addentra in un ecosistema ricco di varie specie animali e vegetali.
Sulla strada che conduce a Nora, sorge la Chiesa di San Raimondo che fu costruita nel 1709 dall’ordine religioso dei padri Mercedari, ed è qui che sostano i fedeli che giungono da Cagliari in processione accompagnando il simulacro di Sant’Efisio, prima di giungere all’omonimo santuario a Nora.
Infine la Torre del Coltellazzo, detta anche torre di Sant’Efisio, che sorge su un promontorio che si affaccia sul golfo di Cagliari e sull’area archeologica di Nora. Edificata dagli spagnoli al termine del XVI secolo, la Torre faceva parte di un sistema di avvistamento creato per difendere il territorio dalle incursioni vandaliche.












