La coca della ‘ndrangheta sino alle porte di Cagliari, stroncato business milionario: gli affari illegali negli ovili

Il business tra le cosche calabresi e l’Isola. La polvere bianca portata a Olbia e, da lì, distribuita grazie a quattro sardi, tre dei quali pregiudicati. I carabinieri: “Abbiamo assestato un duro colpo alla criminalità”: tutti i dettagli e i nomi degli arrestati.


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Un canale diretto tra la ‘ndrangheta calabrese e la criminalità sarda con un traffico di cocaina che è andato avanti sin dal 2017. E un rapporto, consolidato, tra le cosche di San Luca e un gruppo di sardi, alcuni già noti alle cronache giudiziarie, che ha consentito di far arrivare nell’Isola almeno venti chili di polvere bianca. A finire in manette, in seguito all’operazione svolta dai carabinieri del Ros, col supporto dei comandi provinciali di Nuoro, Oristano e Reggio Calabria, più lo squadrone eliportato dei cacciatori di Sardegna) Francesco Porcu, già condannato per sequestro di persona, allevatore di Borore, Silvano Murgia, 76 anni, allevatore di Uras, Costantino Dore, nato nel 1962 e residente ad Arborea, Salvatore Innocenti, 33enne di Fonni, Antonio Strangio, 59enne di San Luca, a capo della cosca omonima, Sebastiano Ficara, classe 1985,  e Giuseppe De Luca, 63enne, già rinchiuso nel carcere di Locri. La cocaina arrivava sempre nascosta dentro automobili prese a noleggio e imbarcate, con i trafficanti, sui traghetti e le navi che arrivavano a Olbia. La droga finiva poi nelle provincie di Nuoro, Oristano e anche nel Cagliaritano, per la precisione a Decimoputzu. 
Durante le indagini sono finiti sotto chiave 5 chili di coca con una purezza dell’85% e 500mila euro in contanti, soldi destinati ai corrieri caalbresi. “A seconda degli spostamenti certificati, però, possiamo parlare di almeno 15-20 chili di cocaina arrivati in Sardegna”, hanno spiegato, durante la conferenza stampa, i carabinieri. “Abbiamo assestato un nuovo e duro colpo alla criminalità”, ha detto il comandante del comando provinciale dei carabinieri di Cagliari, Cesario Totaro.


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