Non c’è pace per il comparto agricolo stritolato dalla burocrazia e in ginocchio anche a causa dei ritardi con i quali vengono erogati i premi Pac. In Trexenta, territorio considerato un tempo il granaio di Roma, c’e chi se la passa anche peggio. Gli agricoltori di Senorbì e di Ortacesus chiedono che le loro aziende vengano inserite nell’elenco delle cosiddette aree svantaggiate. “In Trexenta solamente questi due Comuni, allo stato attuale, sono tagliati fuori da una serie di contributi e investimenti comunitari per lo sviluppo delle imprese agricole”, fa sapere Claudio Cugusi, che si dichiara pronto a farsi portavoce nel prossimo Consiglio regionale delle sacrosante rivendicazioni degli imprenditori agricoli discriminati.
“Le aziende che ricadono nei territori esclusi dalle aree svantaggiate subiscono un doppio danno – continua Cugusi -: perdono il diritto di accesso ai benefici istituiti per la compensazione degli svantaggi e subiscono una penalizzazione del 30 per cento nell’accesso agli aiuti per gli investimenti”. Nel territorio della Trexenta ci sono quindi due paesi che di fatto risultano penalizzati, pur condividendo le stesse caratteristiche dei centri vicini. “Una beffa assurda, e ci chiediamo dove erano nascosti in tutti questi anni quei politici della maggioranza che si pregiavano del titolo di paladini degli agricoltori?”, si chiede Claudio Cugusi.











