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di Enrico Lobina
La a-democrazia, ed il suo contrario. Due assessori comunali “di sinistra”
Due assessori della Giunta di Cagliari. Due assessori del PD, dato che è difficile trovare assessori comunali di Cagliari che non siano del PD.
Immaginiamoli, questi due assessori, in due momenti distinti, mentre parlano con il sottoscritto, consigliere comunale e dalle chiare idee politiche.
Non stanno scherzando.
Il primo (ma potrebbe essere anche “la prima”) attacca bottone sul fatto che il comune avrebbe staccato l’acqua a persone che vivono in alloggi di fortuna. E ne esce con un serafico: “io sono d’accordo allo slaccio dell’acqua, così imparano ad andare a vivere in posti che non sono loro”.
Come se andare ad abitare in scuole vuote, in vagoni dei treni o sotto un ponte fosse una scelta che ti fa star bene, che fa star bene i tuoi figli e ti permette un futuro radioso.
La seconda (o “il secondo”) lo incrocio ai margini di una manifestazione. Ci sono gli antifascisti che stanno cercando di levare la piazza ai seguaci di Salvini, e tutto Castello è pieno di poliziotti. Lei ne esce con: “e pensa ai costi sociali di queste contromanifestazioni”.
Sono due esempi di una spia. La spia di chi pensa che fare politica sia governare, rispettando le regole non scritte del tempo, e far stare zitto il popolo. Nessuno si muova, ci pensiamo noi.
E poi si odiano i poveri. La politica, che è fatta dai ricchi, odia i poveri, ed i poveri odiano la politica. Però la politica dovrebbe essere fatta dai poveri contro i ricchi.
E poi c’è ancora chi mi parla di “sinistra”….