Spopola da qualche settimana, un successo tutto meritato per il giovane che si è laureato al conservatorio di Cagliari e ha deciso di frequentare, successivamente, il master “Musica per videogiochi” presso il conservatorio Santa Cecilia di Roma. La tesi discussa è “Idili, il multimediale come promotore di cultura”. Un accostamento che potrebbe stonare quello dell’horror con la cultura, archeologia, videogiochi e invece no, Piras ha saputo ben amalgamare gli “ingredienti” al fine di incuriosire il giocatore a visitare realmente il luogo dove avvengono le vicende e documentarsi sulla storia del luogo. I nuraghi sono sempre state costruzioni che conservano ancora quel giusto mix tra mistico, spirituale e occulto: monumenti unici che fanno ancora sognare e immaginare che, addirittura, furono la dimora degli abitanti di Atlantide, l’isola, forse, non immaginaria di Platone dove ricchezza e abbondanza dominarono sino al cataclisma che spazzò via tutto. I nuraghi, d’altronde, sono stati rinvenuti sotto la terra, forse sepolti da uno tsunami? Chissà, quel che è certo è che, chi è appassionato dei videogiochi non potrà amare le avventure di una coppia straniera che decide di trascorrere il solstizio d’estate proprio nel nuraghe che in origine si chiamava “su Idili”, come la località che lo accoglie. Poi Il nome cambiò in “Is Paras” che significa “i frati”, perché il terreno dove si erge appartenne dal XVII secolo ai padri Scolopi, che qui edificarono un convento” racconta Piras nella sua pagina facebook.
“Il progetto I D I L I è il tentativo di valorizzare e promuovere, con metodi digitali e non tradizionali, la cultura e il territorio di Isili, nello specifico del nuraghe “Is Paras”, risalente a 3500 anni fa circa e che vanta della cupola più alta tra tutti i nuraghi della Sardegna e una tra le torri più importanti del mondo per il suo periodo di edificazione.
Il gioco verrà presentato e distribuito in forma di demo e avrà lo scopo di mostrare quali possono essere le potenzialità del digitale legato alla valorizzazione di luoghi di cultura come Nuraghi e siti archeologici presenti in tutta la Sardegna, musei e in generale l’integrazione della tecnologia a scopo promozionale e turistico”. Coadiuvato da Alessio Porceddu, Piras ha presentato ufficialmente il suo progetto che si appresta a diventare un ottimo mezzo per divulgare storia, cultura e fascino dell’Isola dei nuraghi.











