“Io, travolto da un’auto mentre ero sul monopattino a Cagliari: troppe piste ciclabili ancora chiuse”

L’incidente capitato a Michele Vacca, referente dell’Utp Sardegna: “Colpito nella rotonda dell’Amsicora, costretto a circolare insieme alle auto perché non hanno ancora creato il passaggio per i ciclisti sino a via della Pineta: mano e braccio fatturati, 68 giorni di cure”


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Stava guidando il suo monopattino “tra via dei Salinieri e via della Pineta”. Una volta arrivato nella rotonda dell’Amsicora, Michele Vacca, cagliaritano, referente dell’Utp sud Sardegna e dell’associazione motociclisti incolumi, il 28 luglio scorso, è stato travolto da un’auto ed è finito all’ospedale Marino. Danni? “Sessantotto giorni di cure, mano e braccio fatturati, distorsione del rachide cervicale. Ho dovuto portare anche il collare”. Un incidente avvenuto in piena strada, come conferma lo stesso Vacca. Che, da responsabile della sezione sarda dell’associazione che si occupa di mobilità e trasporti, ha deciso di scrivere un lungo post sulla pagina ufficiale Facebook del gruppo, raccontando cosa gli è successo. Negli ultimi anni, il 35enne è stato ospite di varie commissioni comunali incentrate sui trasporti: “È sono stato anche relatore in convegni nazionali e internazionali”. Ecco, di seguito, alcuni stralci del suo post. 
“Non essendo stato attivato il servizio di bus notturni, promesso dal sindaco in campagna elettorale, il 28 luglio sono stato costretto ad utilizzare il monopattino perché altrimenti non avrei trovato un mezzo pubblico per rientrare a casa dopo una cena con gli amici. Essendo le ciclabili inutilizzabili e non essendo stati realizzati gli attraversamenti ciclabili previsti dal progetto, sono stato costretto a circolare assieme alle auto ed una di queste mi ha urtato, facendomi finire al pronto soccorso in ambulanza. Risultato dell’urto? Una mano e un braccio fratturati e  una prognosi di 68 giorni di cure. I danni sono stati contenuti perché indossavo casco e guanti protettivi, nonché calzature chiuse e jeans lunghi. Molte amministrazioni con l’emergenza Covid hanno realizzato delle ciclabili in economia al fine di migliorare la sicurezza stradale ed incentivare le persone ad usare i mezzi a due ruote per ridurre il traffico e l’affollamento a bordo dei mezzi pubblici. Il Comune di Cagliari non ha deciso la realizzazione di nessuna nuova ciclabile andando a creare, con notevole ritardo, quella prevista dalla giunta precedente (corridoi 4 e 5 Repubblica-Montemixi- Poetto). Una volta deciso di ridurre la carreggiata e creare la ciclabile, questa andava realizzata in continuità con gli altri percorsi e resa utilizzabile da subito. Il progetto invece è stato stravolto, eliminando la ciclabile in uno dei punti più a rischio (piazza Maxia) in quanto è il tratto con la maggior pendenza dove, avendo una velocità ancor più ridotta rispetto alla corrente del traffico, i ciclisti hanno le maggiori possibilità di essere tamponati; è stata stralciata dal progetto anche la via Pessina, quindi le persone provenienti dal Poetto si trovano a dover teletrasportarsi, mentre in direzione Poetto, arrancano in salita rischiando di esser tamponato. Sono stati posti dei segnali zona 30, ma la strada non ha assolutamente le caratteristiche di una zona 30, essendo una strada urbana di quartiere nonché un itinerario dei mezzi pubblici e dei mezzi di soccorso”… “Il 10 luglio FIAB Cagliari ha segnalato sui giornali un pericolo in via Fiorelli e dal giorno tutti i cantieri sono stati bloccati e le ciclabili recintate con delle transenne; quindi, a fronte di una riduzione della carreggiata, non c’è stato alcun vantaggio in termini di sicurezza, anzi con le strade più strette la sicurezza è peggiorata”. 


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