Oggi vorrei fare la mia considerazione su via Sonnino a difesa di tutti gli automobilisti/cittadini che la frequentano:
La premessa è questa : Dal 2015 in poi (anno di insediamento di Zedda), la città è peggiorata tantissimo. Il commercio è stato distrutto dalle scelte di realizzare delle piste ciclabili che sono regolarmente vuote; piani rialzati, marciapiedi enormemente larghi, corsie per gli autobus più larghe di quanto lo fossero prima e soprattutto si è scelto di eliminare i parcheggi. I pochi rimasti sono diventati tutti a pagamento.
Questo perché ? SOLO PER DEI PAZZI IDEALI, che non hanno portato nessun giovamento alla città.
I livelli di inquinamento sono aumentati, il commercio non esiste quasi più, sui rifiuti stendiamo un velo pietoso. Percorrendo la via, ci si rende conto che è un cimitero di “affittasi” oppure di tanti attività che non sono più quelle di una volta e che con il commercio hanno poco a che fare.
In particolare la via Sonnino, è una di quelle interessate a questa politica disastrosa, di chi non sa gestire la città, il traffico, i rifiuti e porta avanti delle idee eliminare le macchine dalla città. Questo è un bene ?? Assolutamente no. Le famiglie con bambini, gli anziani, i tanti che hanno dei problemi motori e in generale tanti cittadini, devono poter arrivare sul posto con l’auto.
Ma, come scrive qualcuno, questi vengono visti come automobilisti indisciplinati che creano la giungla.
Vogliamo riflettere : (si veda la foto di seguito)
Rubare due parcheggi per una “corriere ecologica” (il nome già fa ridere-Motore a gasolio che rimane acceso e non ti dico fumo e odore …..) che rimane solo pochi minuti al giorno, è una vera idiozia.
Gli scooter che vedi più avanti, potrebbero essere posizionati nella piazzetta che viene poco prima, dove ora è stata installata una giostrina. Si perché all’amico Truzzu, stavano antipatici i parcheggi; ha pensato bene ad una giostra. (Io adoro la giostra ed i bambini, ma posizionala all’interno della piazza !! Si dice che un architetto del comune non la volesse !!)
Si considerino quindi anche i parcheggi persi per la giostra; poco più avanti, nell’ordine abbiamo : Zona carico scarico e diversi parcheggi per disabili.
Secondo voi dove devono parcheggiare le persone comuni, o meglio chi non riesce bene a muoversi, gli anziani che devono comprare una qualcosa di veloce, chi deve ritirare dei soldi in banca, chi deve fare la ricarica.
Tutti indisciplinati ?
NO.
La verità è che dobbiamo anteporre le esigenze di quasi 150.000 abitanti, contro le (forse) 15 biciclette che transitano annualmente nelle inutili, mal disegnate, discontinue, aggiungerei che hanno portato via soldi ai cittadini, piste ciclabili.
Perché dico questo ? Si legga qui di seguito :
La normativa di riferimento costituita dal D.M. 30 novembre 1999, n. 557 (Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili, pubblicato sulla G.U. n. 225 del 26 settembre 2000), la quale detta le linee guida finalizzate al raggiungimento degli obiettivi fondamentali di sicurezza e di sostenibilità ambientale della mobilità.
All’art. 2, punto C, del citato decreto “Finalità e criteri di progettazione” è precisato che l’ente pubblico deve “valutare la redditività dell’investimento con riferimento all’utenza reale e potenziale ed in relazione all’obiettivo di ridurre il rischio di incidentalità ed i livelli di inquinamento atmosferico e acustico”, mentre, al punto D, richiede che l’ente realizzatore “verifichi l’oggettiva fattibilità ed il reale utilizzo degli itinerari ciclabili da parte dell’utenza, secondo le diverse fasce d’età e le diverse esigenze…”
Il successivo art. 5 rubricato “FATTIBILITA’ TECNICO-ECONOMICA”, al punto n. 1 afferma che “E’ opportuno, specialmente per finanziamenti e contributi esterni concessi all’ente proprietario dell’itinerario ciclabile, che il relativo progetto sia corredato da analisi di fattibilità tecnico-economica…” e il successivo punto n. 2 aggiunge che “ In mancanza di metodi di analisi più approfonditi, si può assumere quale indicatore della redditività dell’investimento il rapporto “lire investite/ciclisti/km”, riferito almeno ai primi due anni di entrata in esercizio dell’itinerario”.
Nei successivi punti dell’articolo 5 viene più specificatamente indicato come effettuare il predetto computo, “Nel computo dei ciclisti/km può farsi riferimento alla percorrenza annua complessiva nei primi due anni di esercizio dell’itinerario in esame, a partire dalla intensità di traffico ciclistico prevista per l’ora ed il giorno di punta nei periodi lavorativi e scolastici sui vari tronchi in progetto”
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Si Pensa che le piste di via Sonnino, abbia un rapporto “ciclisti/KM” tale da giustificarne la permanenza delle ciclabili??
Assolutamente no !!!
Ridate la città ai cittadini, perché, noi in centro non ci andiamo più.
Il cittadino con l’auto è visto come un nemico; i vigili, gli si accaniscono subito contro.
Nei centri commerciali è tutto gratis, il parcheggio è garantito; non rischi multe; le famiglie con figli e passeggino, godono di tutte le comodità;
ma soprattutto le grandi marche non ci sono più. I negozi migliori ed i marchi più prestigiosi, hanno aperto e stanno aprendo fuori dal centro città.
Io una città così non la voglio più !!!!
M.M. (lettera firmata)











