Tragedia ieri sera in via Fabio Severo, nel quartiere di Barriera Nuova di Trieste. Una ricercatrice lombarda di 25 anni, è stata travolta e uccisa da una jeep mentre attraversava sulle strisce.
Tremendo l’impatto per la giovane, morta sul colpo. L’auto è finita sull’isola salvagente tra le carreggiate e ne ha distrutta una.
Stando a quanto ricostruito, il 50enne alla guida della jeep non si sarebbe accorto della presenza di Marta, riuscendo a fermarsi solo dopo averla investita.
Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorritori, la ricercatrice è deceduta a causa di un grave trauma cranico. Sul posto gli agenti della polizia per capire la dinamica dell’ accaduto.
Marta aveva già una carriera brillante: dopo aver conseguito la laurea magistrale all’università Statale di Milano in Chimica, si è trasferita a Trieste come ricercatrice al dipartimento di Scienze chimiche e farmaceutiche.
“Aveva un grande entusiasmo – le parole della professoressa Barbara Milani – e il desiderio di proseguire il suo percorso formativo con il dottorato di ricerca. Aveva vinto a luglio una delle borse di studio per poter fare il dottorato in chimica all’Università di Trieste, ma aveva deciso di intraprendere questo suo percorso in un Ateneo di un altro Paese europeo e stava proprio in questi giorni facendo dei colloqui. Marta era un chimico bravissimo, pur essendo all’inizio del suo percorso post-laurea partecipava alla vita del gruppo in modo molto attivo con idee e grande iniziativa. Marta si era fatta subito voler bene da tutti noi, parlava sempre del suo futuro e anche se, purtroppo, abbiamo potuto condividere con lei solo pochi mesi sono certa che l’attendeva un futuro brillante come scienziata e come donna”.












