Il fatto è avvenuto un mese fa circa, Laura, nome di fantasia per proteggere la privacy della donna, ha ricevuto una telefonata al numero fisso: una voce dall’accento continentale, si spacciava per un carabiniere che, con modi gentili e decisamente convincenti, ha comunicato alla donna che il figlio aveva avuto un incidente stradale. Coinvolta anche una donna, in fin di vita addirittura, perché investita dall’uomo mentre attraversava le strisce pedonali a Cagliari. Del figlio della donna conoscevano nome, lavoro e abitudini: una banda esperta, insomma, premunita, tranne che nella conoscenza del dialetto campidanese. “Io ho creduto, inizialmente, a quanto mi è stato detto, sono stati molto convincenti e, ovviamente, mi sono subito spaventata. Mi hanno chiesto circa 6 mila euro poiché mio figlio aveva commesso un reato penale e bisognava pagare una cauzione. Ho chiesto, allora, al finto maresciallo di passarmi al telefono mio figlio: un uomo in lacrime era dall’altra parte della cornetta. Gli ho detto: “Ingottu ti sesi”? Non ha capito la frase e da lì io, invece, ho appreso che era una truffa, una di quelle ben divulgate dai mass media e dalle vere forze dell’ordine”.
Laura, da allora, racconta quanto accaduto alle sue amiche per metterle in guardia, ha parlato con le forze dell’ordine di Quartu Sant’Elena, che hanno confermato la truffa, e non ha sporto denuncia poiché non è caduta nella trappola. Da allora hanno tentato altre tre volte di ingannarla sempre tramite telefono ma, decisa e caparbia, ha smontato immediatamente gli interlocutori fasulli che hanno prontamente chiuso la conversazione. A mettere in contatto l’anziana signora con la redazione di Casteddu Online è stato Callisto Spiga, al fine di raggiungere più persone possibili ed evitare di cadere in queste pericolose truffe.











