Gli elettrodomestici? Un lusso, da mettere in funzione solo quando non se ne può più fare a meno. Così come le uscite al ristorante o in pizzeria, i viaggi o anche solo la spesa al mercato. Il carovita non concede tregua, incalza e strozza abitudini e speranze. I numeri che emergono dalle ultime rilevazioni statistiche sono impietosi: carovita e inflazione hanno letteralmente stravolto i comportamenti dei cittadini, costretti spesso a rinunciare persino alle cure mediche, sull’onda lunga negativa della pandemia prima e della guerra poi.
L’80% dei cagliaritani, in media con quello che accade nel resto del paese, ha cambiato abitudini in casa, su consumi energetici e acqua, per contenere l’aumento delle bollette. Ma la stretta colpisce anche la spesa alimentare e la salute. Il 25% dei cittadini ha difficoltà a pagare le bollette, il 21% è costretto a razionare carne e pesce, il 18% ha cancellato o rimandato un viaggio di piacere, il 33% ha difficoltà a pagare cure, visite e spese mediche.
Ben il 43% degli italiani ha sperimentato nell’ultimo anno un peggioramento evidente della propria situazione economica.
Drammatico il dato sui cambiamenti nei comportamenti che riguardano la salute. Per 1 cagliaritano su 3 curarsi è diventato un lusso: il 33% non riesca a far fronte alle spese mediche, il 16% rinuncia al dentista e il 13% a una visita specialistica, mentre per il 10% è diventato proibitivo comprare occhiali o apparecchi acustici.








