È stata una giornata drammatica per la Sardegna, colpita da ben 25 incendi in diverse zone dell’isola. Nove di questi roghi hanno richiesto l’intervento della flotta aerea regionale e nazionale, con elicotteri e Canadair impegnati senza sosta per arginare le fiamme alimentate dal vento e dalle alte temperature.
Tra le situazioni più critiche, quella di Ales, in località Perda Casteddu, dove un vasto incendio boschivo ha devastato ampie superfici di macchia mediterranea. Sul posto, oltre al Corpo Forestale e a numerose squadre di Forestas e volontari, sono intervenuti due Canadair decollati da Olbia e diversi elicotteri SuperPuma. Le operazioni sono tuttora in corso e rese difficili dalle condizioni del terreno e dal forte vento.
Un altro fronte preoccupante è quello di Carloforte, dove le fiamme hanno aggredito l’area collinare di Monte Giannurango. Anche qui l’incendio è ancora attivo e minaccia la vegetazione locale, con i Vigili del Fuoco e gli elicotteri del CFVA impegnati nel contenimento del rogo.
Situazione critica anche a San Giovanni Suergiu, in località Is Cordeddas, dove l’incendio ha colpito una zona agricola già provata dalla siccità. Diverse squadre di volontari, insieme ai mezzi aerei, stanno cercando di impedire che il fuoco raggiunga le abitazioni isolate.
A Jerzu, in Ogliastra, un altro rogo sta interessando una vasta area collinare. L’intervento di un Canadair e di più elicotteri è stato richiesto d’urgenza per cercare di domare le fiamme prima che si estendano ulteriormente.
Ad Assemini, nella zona di Flumini Mannu, un incendio in territorio agricolo è ancora attivo e tenuto sotto controllo da squadre del GAUF, Forestas e volontari. Le fiamme hanno raggiunto alcune aziende agricole, minacciando anche le infrastrutture rurali.
Desta particolare allarme l’incendio in corso a Serramanna, in località Casello 33. Le fiamme, che si sono propagate in prossimità della linea ferroviaria e dell’area industriale P.I.P., hanno colpito un’azienda agricola causando la morte di un numero imprecisato di maiali e gravi danni alle strutture. L’incendio ha coinvolto anche aree di vegetazione riparia e seminativi.
Altri roghi rilevanti si sono sviluppati a Nuraminis, dove sono andati in fumo circa cento ettari tra oliveti, pascoli e macchia mediterranea. Le fiamme si sono pericolosamente avvicinate a un cementificio, a un’area di servizio e a una linea Terna di alta tensione. Gli elicotteri della flotta regionale e le squadre dei Vigili del Fuoco sono riusciti a contenere il fronte più pericoloso, ma il bilancio è pesante.
Anche Maracalagonis, Codrongianos, Bortigiadas, Sestu e altre località sono state colpite da incendi rurali e boschivi. In alcuni casi le fiamme si sono spinte nei pressi di aree abitate o infrastrutture strategiche, come accaduto nei pressi del Lago di Castel Doria, nella Gallura, dove brucia un’area boscata sopra la borgata di Lu Scupaggiu.
Il Corpo Forestale regionale, insieme alla Protezione Civile, ha diramato un nuovo appello alla massima prudenza. Le condizioni meteo previste per le prossime ore, con temperature elevate e vento, non lasciano presagire miglioramenti. Resta alto il rischio di nuovi focolai in una stagione estiva già segnata da una lunga emergenza incendi.












