Relativamente ai dati che descrivono la realtà detentiva in Sardegna non si può fare a meno di considerare – dice Melis – la crescita continua dei cittadini privati della libertà, infatti a oggi In Sardegna sono presenti circa 2100 reclusi.
“Il carcere di Cagliari-Uta, come del Resto quello di Sassari bancali continuano ad essere – sostiene il Segretario Regionale O.S.A.P.P – le piu gravi realtà del sistema detentivo in Sardegna.
Relativamente ai numeri però non ci si deve dimenticare e si deve rimarcare anche la situazione particolarmente delicata delle due Case di Reclusione destinate ai detenuti in regime di alta sicurezza quali Tempio P. (Nuchis) dove sono ristretti circa180 detenuti a fronte dei circa 160 posti previsti e quella di Oristano (Massama) circa 260 detenuti per 250 posti previsti.
La situazione, peraltro al limite pare essere a Sassari (Bancali) dove sono presenti 430 detenuti per 360 posti con 90 in regime di 41bis e 20 in regime AS e da pochi giorni nonostante la grave carenza di personale e stata aperta una nuova sezione detentiva, il tutto nonostante la Direzione dell’istituto Sassarese per questioni di sicurezza (Ma contro il volere di ben 7 OO. SS. Su 8 ) abbia imposto la turnazione in 3 quadranti da 8 ore.
Davanti a questa situazione – continua Melis- bisogna sottolineare la carenza di Direttori “effettivi” che sono solo 5 per dieci Istituti, gli stessi a volte devono anche dirigere 2 o 3 istituti contemporaneamente, totalmente assenti invece i Vice Direttori, sono carenti anche le figure degli operatori appartenenti alle equipe di trattamento quali educatori, psicologi etc.
Così – afferma Melis- non si può andare avanti anche perché il carcere non può essere un contenitore del malessere sociale, paragonabile ad una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.
In ultima battuta, ma non per importanza, non si possono non evidenziare le carenti relazioni sindacali tra OO.SS – Direzioni – Prap le quali a parere del Sindacalista dovrebbero essere alla base di tutto il sistema Penitenziario.
In conclusione L’O.S.A.P.P sempre a tutela di tutto il Personale di Polizia Penitenziaria e in attesa che le istituzioni possano prendere dei piu celeri provvedimenti in merito, non indietreggia, ma continua e continuera a stare al fianco di tutti i Poliziotti Penitenziari i quali quotidianamente svolgononi propri compiti con senso di appartenenza e abnegazione, nonostante le molteplici problematiche.












