Il caro scuola mette ancora una volta a dura prova le famiglie in Sardegna, schiacciate da rincari che costringono ad affrontare spese folli per poter mandare a scuola i propri figli, anche alla scuola dell’obbligo che, nonostante sia (per fortuna) appunto obbligatoria, costringe a spese spesso insostenibili.
I libri sono il capitolo più doloroso: troppo spesso datati e dai contenuti poco chiari, vengono acquistati con spese che si aggirano intorno ai 300 euro a ragazzo ma spesso restano nello zaino, sostituiti da dispense e mappe concettuali scaricate da internet, che molti insegnanti preferiscono (giustamente) utilizzare.
Penne e matite hanno subito un aumento di oltre il 40% rispetto all’anno scorso, mentre i quadernoni addirittura del 75% rispetto al 2020.
Gli aumenti più consistenti riguardano una serie di prodotti, tra cui penne e matite grafite (+39%), evidenziatori (+24%), matite colorate (confezione, + 20%), quadernoni A4 e copertine (+13%). La spesa complessiva in un anno per un bambino che deve frequentare la prima elementare è di 161 euro, con un aumento del 4%. Per la prima classe della scuola media, la spesa complessiva si aggira intorno ai 150 euro, con un incremento anche in questo caso del 4%.
Tra i prodotti che hanno registrato gli aumenti maggiori ci sono i quadernoni A4 (+ 72%, da 0,90 euro a 1,55 euro), le copertine per i quadernoni A4 richiesti alle elementari (+ 43%), le matite grafite (+ 43%) e la colla (+ 42%).
Non va meglio sul fronte libri di testo. 695 euro è la spesa media che, secondo Federconsumatori, le famiglie dovranno affrontare con un figlio che quest’anno inizierà un liceo per dotarlo solamente dei libri di testo. Il calcolo, infatti, include il costo standard dei volumi richiesti dalle scuole, più quattro dizionari. Brutte notizie anche per chi comincerà le scuole medie. La stima per le prime classi, in questo caso, è di 488 euro (sempre solo per libri e dizionari). Che diventano 1.095 euro se includiamo l’intero corredo scolastico.
Nonostante queste cifre per quanto riguarda l’acquisto dei libri le famiglie, pur potendo provare a acquistare i volumi usati, continuano ad orientarsi vero il nuovo. Lo dice una ricerca di Skuola Net. Le proporzioni sono pressoché fisse da anni. Ben 7 su 10, anche stavolta, hanno acquistato, o cercheranno di farlo, prevalentemente testi freschi di stampa: il 36% li vorrebbe avere tutti nuovi, il 34% perlomeno i più importanti. Di contro, il restante 30% propende soprattutto per l’usato; ma appena il 3% ha cercato o sta cercando esclusivamente testi di “seconda mano”.












