La Regione apre anche al servizio di genitore accogliente nell’ambito della misura “Nidi Gratis”. Lo ha deciso la Giunta, che ha approvato un’integrazione alle Linee guida 2024-2026 per includere tra i servizi finanziabili anche questa particolare forma di accoglienza educativa domiciliare rivolta ai bambini tra i tre mesi e i tre anni.
Il genitore accogliente è una figura già prevista dal regolamento regionale, che consente a un genitore, in possesso dei requisiti stabiliti, di accogliere fino a cinque bambini nella propria casa o in spazi dedicati, offrendo un’alternativa flessibile ai nidi tradizionali. L’inserimento del servizio nel sistema di “Nidi Gratis” è stato voluto dall’assessore della Sanità Armando Bartolazzi e dall’assessora della Pubblica Istruzione, che hanno agito d’intesa sulla base di un accordo tra i due assessorati.
Secondo l’assessore Bartolazzi, “la misura del genitore accogliente offre diversi vantaggi, sia per chi accoglie sia per i bambini, perché garantisce un ambiente familiare, flessibile e stimolante. Favorisce la socializzazione e lo sviluppo emotivo, creando occasioni di relazione positive fin dai primi mesi di vita”.
L’integrazione si rendeva necessaria anche per poter procedere con la definizione dei criteri di ripartizione delle risorse per l’anno 2025. L’obiettivo è quello di allargare la platea dei servizi coperti dal contributo regionale, offrendo più possibilità alle famiglie e riconoscendo anche forme educative alternative e complementari ai nidi.
Il servizio del genitore accogliente è normato dal regolamento regionale numero 1 del 23 maggio 2018, che ha aggiornato le norme in materia di strutture per l’infanzia e introdotto anche nuove tipologie come il gruppo appartamento. Ora, con la sua inclusione ufficiale nelle Linee guida, potrà rientrare nel perimetro delle prestazioni coperte dai fondi pubblici destinati al sostegno dei servizi educativi per la prima infanzia.
La gestione operativa delle fasi successive sarà affidata a specifici accordi tra la Direzione generale delle Politiche sociali e quella della Pubblica Istruzione, con l’obiettivo di garantire uniformità nell’attuazione della misura su tutto il territorio regionale.












