Roberto Vannacci ha scelto la Sardegna per presentare per la prima volta in pubblico il suo libro, molto discusso e criticato, “Il mondo al contrario”. Sono stati alcuni passaggi, contro gli omosessuali a far scoppiare polemiche e polveroni: “Normali non lo siete, fatevene una ragione. La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionali”, questo uno dei passaggi più discussi, che ha avuto il doppio effetto di creare una dura frangia di contestatori ma anche di persone che non hanno trovato per niente gravi i pensieri, messi nero su bianco, da Vannacci. Intervistato davanti a duecento persone dal giornalista Sandro Angioni in piazza Margherita Hack a Villasimius, Vannacci ha detto che è pronto a “riscrivere esattamente ogni singola parola del libro. Non sono razzista e non son omofobo”, ha detto Vannacci, aggiungendo che negli ultimi giorni qualcuno l’avrebbe anche definito “putinista”.
L’ex numero uno della Folgore ha anche parlato del suo futuro: “Continuerò a fare il soldato, ma non mi precludo nulla per il futuro”.









