Mauro Trudu, ristoratore, a Radio Casteddu: la situazione non è semplice “dall’inizio della pandemia, per il modo in cui è stata gestita dal governo, con decisioni senza senso, perché è sotto gli occhi di tutti quello che sta succedendo in Italia.
I dpcm hanno colpito solo la nostra categoria, il nostro comparto, comprese ovviamente le palestre, i centri estetici e le altre categorie. Sono limitati gli orari, le zone con i colori e adesso questa cosa dei tavolini fuori: io sinceramente vivo alla giornata, non mi va di saltare se mi dicono che ci fanno mettere i tavolini fuori così come non mi abbatto se dicono che dobbiamo stare ancora chiusi. Ho fatto degli investimenti perché avevamo dei locali più piccoli e ci siamo presi un locale molto grande ma il problema maggiore è l’organizzazione, soprattutto del personale, con le merci: se mi dicono che posso aprire a cena ho bisogno comunque di personale che fa il full time ed è veramente molto dura, stressante, lavorare in queste condizioni. Di sicuro la situazione è drammatica. Domani al comune si parlerà degli spazi per mettere i tavolini all’aperto però bisogna vedere un po’ se conviene oppure no perché bisogna capire quanti posti saranno concessi, se ci sarà il coprifuoco: insomma dobbiamo fare bene i conti perché lo spazio esterno richiede anche di assumere personale”.
Risentite qui l’intervista del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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