Tre figure di spicco dell’inner circle di Nicolas Maduro erano riuscite a mettere a punto un piano segreto in 15 punti con l’opposizione venezuelana per arrivare a un cambio di regime nel Paese senza spargimento di sangue. È quanto sta emergendo nelle ultime ore e che spiegherebbe la fallita rivolta di martedì scorso.
In base all’accordo, il presidente Maduro avrebbe avuto garantita un’uscita dignitosa dal Paese, verso Cuba, e avrebbe lasciato il posto al leader dell’opposizione, Juan Guaidò, come capo di un governo ad interim di unità nazionale. Ma il piano è drammaticamente sfumato, quando Maduro lo ha scoperto, il che ha spinto Guaidò ad accelerare i tempi, fare un appello alla rivolta popolare (sostenendo di avere dalla sua parte i militari mentre non era così) e il piano è collassato. CONTINUA A LEGGERE SU AGI.IT













